La compagnia teatrale Archiviozeta ha organizzato due giornate di spettacolo vicino a Marzabotto, in Emilia-Romagna, per commemorare l’80esimo anniversario della liberazione dal nazifascismo. Lo spettacolo, intitolato “Facoltà di Resistenza”, si svolge nel Paesaggio della Memoria di Monte Sole, teatro di uno dei più drammatici eccidi della storia italiana durante la Seconda guerra mondiale. La performance propone un percorso teatrale a tappe che attraversa i luoghi simbolo dell’eccidio, attraverso narrazioni tratte dalle opere letterarie più famose della Resistenza. L’iniziativa si tiene nei giorni 25 e 26 aprile 2025 in collaborazione con la Scuola di Pace di Monte Sole e il Comitato Regionale per le Onoranze ai Caduti di Marzabotto.
La messa in scena itinerante nello scenario storico di monte sole
Lo spettacolo “Facoltà di Resistenza” si svolge su un tragitto che include diversi luoghi della memoria legati all’eccidio di Monte Sole, avvenuto durante l’occupazione nazista nel 1944. Il percorso cerca di ricostruire gli aspetti emotivi e umani della lotta partigiana attraverso una serie di stazioni sceniche. Ogni tappa corrisponde a un tema specifico legato alla Resistenza: la scelta, il coraggio, la paura, il tradimento, la responsabilità e il futuro. Questi temi sono resi attraverso testi tratti dai principali autori della letteratura resistenziale.
Il percorso del 25 e 26 aprile
Il 25 aprile, anniversario della liberazione, il cammino parte alle ore 14 dalla Scuola di Pace di Monte Sole e si conclude presso il piccolo cimitero di Casaglia, attraversando Caprara di Sopra. Il giorno successivo, 26 aprile, parte sempre dalla Scuola di Pace alle 15 e arriva a San Martino di Monte Sole. Il sistema a stazioni permette al pubblico di seguire una narrazione suddivisa, immergendosi nelle atmosfere drammatiche e nei ricordi legati a quei luoghi. L’itinerario non è soltanto un omaggio storico ma anche un’esperienza emotiva che coinvolge intensamente chi assiste.
Omaggio agli autori della resistenza attraverso la voce degli attori
Il percorso teatrale si basa su una scelta letteraria mirata, in cui ogni tappa riporta la voce di uno scrittore che ha raccontato la Resistenza. Sul palcoscenico all’aperto gli attori assumono lo stile e il ritmo delle opere di Italo Calvino, Beppe Fenoglio, Franco Fortini, Ada Gobetti, Primo Levi ed Elio Vittorini. Ciascuno di questi autori ha indagato alcuni dei grandi temi della guerra partigiana e della memoria storica, con uno sguardo che unisce testimonianza ed elaborazione letteraria.
Racconti e musica per una narrazione viva
Gli attori mettono in scena sei racconti di forte impatto emotivo, scelti per rappresentare non solo i fatti ma anche l’esperienza umana legata a quei momenti. A guidare la narrazione, nelle pause di silenzio e tensione, c’è la tromba jazz di un musicista presente sul luogo. La musica accompagna lo spettatore in una riflessione profonda e personale sui significati della resistenza e sull’eredità lasciata da quegli eventi tragici.
Partecipazione pubblica e ruolo della scuola di pace nei momenti commemorativi
Il progetto nasce dalla collaborazione con la Scuola di Pace di Monte Sole, che da anni si occupa di mantenere viva la memoria storica su quei fatti e di promuovere iniziative educative. Elena Monicelli, coordinatrice della scuola, accompagna il pubblico offrendo spunti di riflessione legati alla Memoria e ai valori di pace. La presenza di un’istituzione locale come la Scuola di Pace certifica il ruolo fondante di questo racconto teatrale per la comunità e per la più ampia partecipazione.
Accesso e coinvolgimento del pubblico
Il pubblico può accedere liberamente e senza prenotazione all’iniziativa, che si sviluppa in un contesto aperto e simbolico. L’obiettivo è coinvolgere qualsiasi persona interessata a comprendere e ricordare i momenti tragici della Resistenza e a riflettere sul significato attuale di quei sacrifici. Il percorso a tappe rappresenta un modo per attraversare la storia, unendo letteratura, performance e paesaggio in un unico racconto vivo e accessibile.
Queste giornate segnano un momento intenso per Marzabotto e per chiunque voglia onorare la memoria dei caduti, rivisitando un episodio così pesante della storia italiana attraverso un teatro che non si limita a raccontare ma invita a sentire e pensare.