Arianna De Masi: la campionessa di atletica pronta a brillare ai Giochi di Parigi 2024

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Arianna De Masi: la campionessa di atletica pronta a brillare ai Giochi di Parigi 2024 - Gaeta.it

Arianna De Masi, giovane atleta lombarda di 25 anni, è pronta a rappresentare l'Italia alle sue prime Olimpiadi di Parigi nel 2024. Attualmente in preparazione e con un passato da studentessa del liceo scientifico Parini, Arianna si distingue nella staffetta 4x100 femminile, avvicinandosi a un'opportunità che potrebbe segnare una tappa fondamentale nella sua carriera sportiva. Allenamenti intensivi e una dedizione inarrestabile hanno forgiato il suo spirito competitivo, che oggi la spinge verso un grande sogno.

Il mondo dell'atletica: da giochi e passione a obiettivi seri

Una devozione senza pari

Fin dai suoi esordi, Arianna De Masi ha sempre visto nella corsa non solo uno sport, ma una vera e propria passione. «Le prime gare, quelle in cui non avevo paura di deludere nessuno, erano il massimo del divertimento: correvo libera, cercavo di andare più veloce del vento e basta», confida Arianna. Con il passare del tempo, la frenesia degli allenamenti e le aspettative della competizione si sono intensificate, costringendola a una concentrazione rigorosa. «Adesso che invece è tutto molto serio, la sfida è gestire l’ansia e le aspettative altrui» aggiunge, sottolineando come la pressione possa influenzare performance e motivazione.

Con nove allenamenti a settimana, oltre a sessioni in palestra e un attento regime nutrizionale, l'atleta si prepara diligentemente per il suo debutto olimpico, previsto per l'8 agosto. Il 5 agosto decollerà da MILANO verso PARIGI, rinfrancata dal sostegno dei suoi allenatori e delle compagne di staffetta. La prestazione sportiva si articola in molteplici aspetti, e l'ansia da prestazione diventa un alleato ma anche un nemico da affrontare. La consapevolezza di rappresentare gli 80 atleti lombardi, un numero record, aggiunge una motivazione ulteriore, spingendo Arianna a superarsi e a onorare il proprio talento.

Un'educazione che ha forgiato la mentalità del campione

Il legame tra sport e formazione

Arianna De Masi non è solo un'atleta, ma anche una studentessa all'Università IULM, dove studia comunicazione, con una passione per il cinema. La sua vita è un perfetto equilibrio tra studi e sport, dove il disegno di una carriera ideale si intreccia con il mondo dell'atletica. «A 11 anni ero molto sportiva, e il papà della mia migliore amica, allenatore di rugby, ci ha iscritti ad atletica. Hanno visto subito che ero veloce», ricorda Arianna, descrivendo il suo ingresso nel mondo dell'atletica come un gioco che si è trasformato in un percorso di vita.

Questo movimento verso il successo è supportato dalla figura del suo ex professore di Filosofia, Luigi Vimercati, il quale l'ha sempre incoraggiata e l'ama vedere fiorire i suoi talenti. «Sognava di arrivare prima di tutti nella corsa, anche quando, bravissima, sedeva tra i banchi del liceo» afferma Vimercati. Questo continuo supporto e la fiducia in se stessa sono stati determinanti per Arianna. Con un'attitudine che combina costanza e passione, è approdata a un punto cruciale del suo viaggio sportivo.

La preparazione ai giochi: un lavoro di squadra

Un allenamento che fa la differenza

Arianna si è allenata per anni all'Arena Civica di MILANO, ora trasferitasi a Giussano per migliorare ulteriormente le sue prestazioni. L'Arena Civica è considerata sinonimo di storia e tradizione all'interno dell'atletica italiana, ma per Arianna, a lungo termine, presentava delle sfide. «L'Arena civica è un gioiello, ma per chi deve allenarsi ad alti livelli è un po' dispersiva» ammette. Questo spostamento le ha consentito di focalizzare meglio le sue energie e competere in un ambiente più adatto alle sue esigenze.

Grazie al lavoro di tre allenatori dedicati, Arianna De Masi ha sviluppato una chimica con le sue compagne, creando un legame di fiducia e stima. L'atleta dichiara di voler portare l’anima e il cuore nel tentativo di entrare nella finale olimpica, un traguardo che finora l'atletica italiana non è mai riuscita a conquistare. Arianna sa bene che ogni metro della staffetta è un'opportunità per scrivere la storia e tracciarne il futuro, e si prepara a dare il massimo quando partirà il suo momento.

La grande emozione dell'ingresso in gara

La corsa come espressione di libertà

Per Arianna, il momento dello start rappresenta una delle sensazioni più intense e memorabili: «Devi stare lucido, svuotare la testa, fare uno sforzo di concentrazione e di umiltà». La preparazione mentale è fondamentale per affrontare i 100 metri della staffetta, che durano solo pochi attimi. «L’obiettivo è non pensare a niente se non al terreno che hai sotto i piedi», spiega l'atleta, evidenziando l'importanza di disconnettersi dalle aspettative e restare focalizzati sull'obiettivo.

Infine, il bisogno di sentire il supporto della famiglia e di chi ha creduto in lei è ciò che rende ogni gara un momento cruciale. Dopo ogni competizione, Arianna si rifugia nelle colline attorno a Piacenza, dove vive sua madre, per recuperare energie e riflettere. Ogni passo, ogni sudore e ogni sforzo la conducono a un sogno che si avvicina sempre di più, mentre la città di Milano e il suo percorso di crescita seguiranno con orgoglio le sue gesta ai Giochi Olimpici di Parigi.

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