Un tragicissimo evento ha scosso la comunità di Montelibretti, dove una donna di 49 anni è stata arrestata con l’accusa di omicidio volontario aggravato. Incarcerata dai carabinieri della compagnia di Monterotondo, la donna è accusata di aver abbandonato la madre invalida, 84enne, che sarebbe deceduta a causa di stenti mentre la figlia si trovava in vacanza. L’incidente risale a giugno e il caso ha attirato l’attenzione dei media, non solo per la gravità delle accuse, ma anche per le circostanze particolari che hanno portato al suo arresto.
Dinamica degli eventi
La vicenda ha avuto inizio quando la donna ha deciso di partire per una vacanza in Abruzzo insieme ai suoi due figli, rispettivamente di 15 e 7 anni. Questa breve fuga, che inizialmente sembrava una semplice vacanza, è stata ulteriormente indagata dai carabinieri, i quali l’hanno interpretata come una vera e propria fuga da responsabilità. I fatti si sono svolti alla fine di giugno; all’epoca, gli agenti della Procura di Tivoli hanno aperto un’indagine sul caso. La donna è stata fermata inizialmente per abbandono di incapace, ma le accuse sono rapidamente diventate più gravi.
Al momento del suo arresto, avvenuto sotto un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice per le indagini preliminari, la donna si trovava nello stato delle indagini preliminari. La situazione si complica ulteriormente, poiché la sua posizione legale potrebbe subire ulteriori aggravi una volta che arriveranno i risultati dell’autopsia effettuata sul corpo della madre. Fino ad ora, non sono stati riscontrati segni di violenza sul corpo dell’anziana, ma gli investigatori non escludono la possibilità che la morte possa essere stata causata da una caduta o da una grave mancanza di cure.
L’indagine e la scoperta del corpo
I carabinieri, intervenuti nella villetta di Montelibretti dove viveva la vittima, hanno scoperto il corpo della madre riverso sul pavimento, avvolto nelle lenzuola con cui era solita dormire. La posizione in cui è stato trovato il corpo lascia intendere che l’anziana potesse aver tentato di alzarsi per chiedere aiuto prima di spirare, ma non è riuscita a farlo a causa dell’assenza della figlia. Questo ritrovamento ha portato gli investigatori a considerare le circostanze di questa tragica morte sotto una luce nuova e preoccupante. La donna è stata rintracciata in Abruzzo pochi giorni dopo il ritrovamento; la sua incapacità di giustificare l’allontanamento ha sollevato ulteriori interrogativi riguardo al suo comportamento nei confronti della madre.
In attesa dei risultati autoptici, il clima generale di indagini si fa sempre più teso, poiché gli inquirenti stanno anche approfondendo i contatti della donna, compresi quelli con il suo ex compagno, che risulta assente dalla zona da un mese.
Scrutinio del contesto familiare
La situazione si complica ulteriormente se si considera il contesto familiare. Infatti, nel cortile della casa, gli agenti hanno rinvenuto una vecchia Panda, veicolo appartenente all’ex compagno della donna arrestata. Le autorità intendono interrogare quest’ultimo per chiarire i dettagli riguardanti l’improvviso allontanamento della 49enne. Non è chiaro se qualche aspetto della relazione tra i due possa aver influenzato le scelte della donna riguardo alla madre invalida, ma la presenza dell’auto dà un ulteriore spessore all’indagine.
È importante sottolineare che la proprietà in cui viveva l’anziana madre era intestata a quest’ultima, che riceveva una pensione di invalidità. Questo elemento potrebbe fornire ulteriori spunti di indagine sulle motivazioni e le dinamiche familiari che hanno portato a questo evento tragico.
La vicenda continua a essere monitorata dalle autorità competenti, mentre gli sviluppi futuri potrebbero rivelare ulteriori dettagli sull’accaduto e sulle responsabilità della donna nei confronti della madre.