Arrestata un'italiana a Tel Aviv per traffico di droga: 10 chili di ketamina nel bagaglio

Arrestata un’italiana a Tel Aviv per traffico di droga: 10 chili di ketamina nel bagaglio

Daria Franchi, 37enne di Prato, arrestata a Tel Aviv con dieci chili di ketamina. Le autorità italiane intervengono per garantire assistenza legale durante il suo processo in Israele.
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Arrestata un'italiana a Tel Aviv per traffico di droga: 10 chili di ketamina nel bagaglio - Gaeta.it

Un caso che ha suscitato allerta e preoccupazione riguarda una donna di 37 anni, Daria Franchi, originaria di Prato, arrestata presso l’aeroporto di Tel Aviv dopo essere stata trovata in possesso di dieci chili di ketamina, un potente anestetico utilizzato anche come sostanza stupefacente. Le autorità israeliane hanno bloccato la donna, in viaggio apparentemente per un turismo culturale, e ora è in attesa di affrontare le conseguenze legali di questa grave accusa.

I dettagli dell’arresto

Secondo quanto riportato da La Nazione, Daria Franchi è attualmente detenuta in un istituto penitenziario femminile in Israele. L’arresto è avvenuto all’aeroporto, dove i controlli di sicurezza hanno rivelato la presenza della sostanza illecita all’interno del suo bagaglio. La ketamina, nota per le sue proprietà dissociative e analgesiche, è classificata come droga in molti paesi, e il possesso di una quantità così ingente può dare origine a severe accuse di traffico internazionale di droghe.

La rappresentanza diplomatica italiana, attraverso l’ambasciata, ha avviato le pratiche necessarie per occuparsi della questione legale di Daria. Secondo quanto reso noto, è stato nominato un avvocato d’ufficio per assisterla, a seguito delle prime comunicazioni con le autorità israeliane.

La scomparsa e la denuncia della famiglia

La notizia dell’arresto è giunta inaspettata alla famiglia di Daria, che vive a Prato, dove la donna condivideva la casa con la madre e il fratello. I familiari erano a conoscenza del viaggio che Daria aveva intrapreso, pensandolo come un’opportunità per visitare luoghi culturali e turistici. Tuttavia, dopo il suo arrivo in Israele, avvenuto il 24 gennaio, hanno smesso di ricevere notizie.

A causa della preoccupazione crescente, i familiari hanno deciso di presentare una denuncia di scomparsa presso la locale questura. Questa azione ha attivato un collegamento tra le autorità italiane e quelle israeliane, contribuendo alla gestione della situazione e alla comunicazione con il personale legale.

Intervento delle autorità italiane

Il caso di Daria Franchi ha attirato l’attenzione del governo italiano. Il sottosegretario agli Esteri, Giorgio Silli, ha confermato che la questione è attualmente all’attenzione della Farnesina, il ministero degli Affari esteri. Le autorità si stanno impegnando a garantire che la cittadina italiana riceva il supporto necessario durante l’intero processo legale.

Questo episodio mette in luce le problematiche legate al traffico di droga a livello internazionale, e come viaggi apparentemente innocui possano trasformarsi in situazioni di alta tensione legale. La situazione di Daria Franchi rappresenta attualmente un importante caso su cui le autorità italiane stanno concentrando i loro sforzi, per garantire la protezione dei diritti della donna durante il suo percorso giudiziario in Israele.

Ultimo aggiornamento il 1 Febbraio 2025 da Laura Rossi

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