Una recente operazione della Polizia di Stato ha portato all’arresto di due uomini, un trentaduenne e un ventenne, residenti a Scampia. Gli agenti hanno effettuato gli arresti in seguito a indagini su un deposito utilizzato dal 32enne, dove sono state rinvenute diverse armi da fuoco e munizioni. Attualmente, entrambi gli arrestati sono stati trasferiti nel carcere di Poggioreale in attesa dell’udienza di convalida, mentre proseguono le indagini sulla provenienza e l’archivio delle armi confiscate.
Attività di indagine e arresto
Operazioni della polizia di stato
L’intervento della Squadra Mobile di Napoli è scaturito da informazioni ricevute tramite attività di intelligence. Sono emerse segnalazioni riguardo la possibilità che nel deposito in uso al trentaduenne potessero essere custodite armi illegali. Pertanto, gli agenti hanno deciso di attivare un servizio di osservazione nei pressi del locale sospetto, monitorando attentamente i movimenti dei due individui.
Durante il servizio, gli agenti hanno notato i due uomini comportarsi in modo particolarmente circospetto. Erano intenti a trasportare due plichi da un deposito verso un’autovettura, destando l’attenzione degli agenti che hanno immediatamente deciso di intervenire. Una volta raggiunti e fermati, all’interno dei pacchi sono stati trovati un fucile a pompa, risultato provento di furto, e un altro fucile con matricola abrasa.
Estensione delle indagini
I poliziotti, considerando le circostanze e avendo buoni motivi per ritenere che potessero essere presenti elementi ulteriori collegati agli stessi fatti, hanno prolungato il controllo anche al deposito. Qui, le forze dell’ordine hanno fatto una scoperta significativa: sono stati rinvenuti ulteriori fucili, due caricatori per armi lunghe, una pistola replica, insieme a grande quantità di munizioni di diversi calibri, centinaia di bossoli e cariche per armi corte, e un dispositivo utilizzato per la fabbricazione di cartucce per fucili.
Ricostruzione del furto e denunce
Denuncia di furto e implicazioni familiari
Uno dei fucili recuperati era stato oggetto di denuncia di furto, presentata dal padre del trentaduenne arrestato. Il genitore deteneva legalmente l’arma, ma l’intervento della polizia ha svelato la sua assenza nel legittimo possesso del proprietario. Residente nello stesso stabile dove si trovava il deposito, il padre è stato trovato in possesso di un numero ingente di coltelli e di ogive di vario calibro. Di conseguenza, è stato denunciato per le armi rinvenute nella sua abitazione.
Rischi connessi al possesso d’armi
Il possesso non regolamentato di armi da fuoco, soprattutto quando accompagnato da attività di ricettazione e clandestinità , rappresenta un problema di sicurezza pubblica di notevole rilevanza. Le forze dell’ordine sono continuamente impegnate in operazioni di controllo e prevenzione per contrastare fenomeni criminali come il traffico d’armi e il loro utilizzo illeciti. La scoperta effettuata a Scampia si inserisce in un contesto più ampio di lotta contro la criminalità organizzata, portando alla luce le modalità operative che vengono utilizzate dai delinquenti per occultare e commercializzare armi rubate.
L’operazione di oggi evidenzia non solo l’efficace lavoro delle forze dell’ordine, ma anche l’importanza della collaborazione tra cittadini e Polizia, al fine di garantire una maggiore sicurezza nelle comunità a rischio.