A Terracina, due giovani di 22 e 25 anni sono stati arrestati dai Carabinieri durante un intervento notturno in seguito a un grave episodio di violenza. I due sono accusati di avere aggredito un 18enne, derubandolo di una catenina d’oro. Le indagini hanno portato alla loro identificazione e cattura poco dopo l’incidente, mentre si trovavano all’esterno di un bar su un veicolo con un amico.
L’aggressione e il furto della catenina
Nella notte, all’incirca alle 3, un 18enne è stato avvicinato dai due malviventi che, senza alcuna esitazione, lo hanno colpito al volto con un pugno, per poi rubargli una collanina d’oro strappandola direttamente dal collo. Questo episodio di violenza si inserisce in un contesto allarmante, dove le aggressioni per furti e rapine sembrano essere in aumento. L’approccio violento utilizzato dai due arrestati mette in luce una problematica che coinvolge la sicurezza pubblica nella zona.
Dopo la rapina, i malviventi non sono riusciti a mantenere un profilo basso e sono stati individuati dai Carabinieri grazie a una serie di ricerche mirate. Le forze dell’ordine hanno avviato immediatamente le operazioni di rintracciamento, segnalando la presenza dei rapinatori sulla Strada Statale Pontina, in prossimità di un bar. All’interno di un’autovettura, con loro c’era anche un amico, coetaneo, che ha rivelato di essere il proprietario del mezzo.
L’ulteriore aggressione con il martello
L’analisi delle azioni dei due giovani ha rivelato che uno di loro, il 22enne, era coinvolto in un ulteriore episodio di violenza, avvenuto poco prima della rapina. Questo ragazzo aveva aggredito un uomo che si trovava con la moglie, colpendolo alla fronte con un martello. Il martello era stato successivamente trovato dai Carabinieri nascosto sotto il sedile dell’auto. Tale aggressione, apparentemente motivata da futili motivi, ha aggiunto un ulteriore carico alle accuse nei confronti dei due arrestati, dimostrando un comportamento violento e irresponsabile.
La scoperta del martello ha portato i militari a ritenere i due giovani una seria minaccia per la sicurezza pubblica. L’aggredito, fortunatamente, non ha riportato ferite gravi, ma il fatto sottolinea la gravità della situazione e il contesto di paura in cui si trovano i cittadini. I Carabinieri, avendo raccolto prove sufficienti, hanno avviato un procedimento per garantire la sicurezza sia dell’individuo aggredito che della comunità .
Le misure cautelari e le indagini in corso
A seguito dell’arresto, il pubblico ministero ha disposto per i due giovani la misura degli arresti domiciliari, in attesa di una convalida del provvedimento da parte dell’autorità giudiziaria. Non si tratta di un episodio isolato, ma piuttosto di un’indagine più ampia che coinvolge non solo i due arrestati, ma anche il terzo giovane, ritenuto indagato per la sua partecipazione.
Nell’abitazione di quest’ultimo, i Carabinieri hanno trovato, oltre alla collanina rubata, anche una modica quantità di hashish, che suggerisce ulteriori violazioni della legge riguardanti le sostanze stupefacenti. Le autorità hanno dunque avviato le procedure per l’emissione di provvedimenti di D.A.S.P.O. e F.V.O. nei confronti degli arrestati e dell’indagato, mirati a limitare la loro libertà e prevenire ulteriori gesti violenti.
Questi sviluppi pongono all’attenzione la necessità di monitorare e intervenire contro la criminalità giovanile, che richiede un intervento puntuale da parte delle autorità e della comunità .