Un recentissimo episodio di criminalità ha scosso Milano, dove due ventenni egiziani sono stati arrestati con l’accusa di aver compiuto una serie di rapine violente. La Squadra investigativa del commissariato Garibaldi Venezia, sotto la supervisione della Procura della Repubblica, ha messo fine alle loro azioni predatrici che, tra il giugno e il luglio 2023, hanno visto le vittime circondate e minacciate. La modalità di approccio di questi delinquenti ha destato particolare preoccupazione e ha messo in allerta le autorità locali.
Le modalità d’azione della gang
Secondo le informazioni emerse dalle indagini, i due arrestati operavano principalmente nelle vicinanze di piazza Gae Aulenti e della Biblioteca degli Alberi, ma si spostavano anche nel vicino quartiere Isola. La loro strategia era semplice ma efficace: si avvicinavano alle vittime con un atteggiamento amichevole, per poi approfittare della loro distrazione. Una volta avvicinati, li circondavano, minacciavano e aggredivano utilizzando coltelli e spray urticante. Queste modalità di violenza hanno contribuito a creare un clima di insicurezza tra i residenti della zona, richiedendo un intervento immediato da parte delle forze dell’ordine.
Le indagini hanno rivelato che i due giovani non agivano da soli. A loro si aggiungevano altri complici, anch’essi sotto inchiesta, parte di piccole bande criminali che operavano tra le case popolari di San Siro. L’intensificazione della loro attività criminale ha portato a due casi di rapina molto simili tra di loro, entrambi con un bottino di circa mille euro.
Il racconto delle rapine in zona Isola
La prima rapina contestata risale alla notte del 30 giugno, quando la gang ha preso di mira due stranieri in piazzale Lagosta. Durante l’aggressione, uno dei malcapitati è stato colpito violentemente e derubato di una collana dal valore significativo. Questo tipo di violenza non si è limitato a un solo evento, poiché, nella notte del 4 luglio, un episodio analogo si è verificato in piazza Minniti, coinvolgendo questa volta due studenti universitari. Anche in questo caso, il bottino è stato identico, indicando un modus operandi ben pianificato.
La violenza delle azioni e l’escalation della paura tra i cittadini hanno messo in evidenza la necessità di una risposta proattiva da parte della polizia, chiamata a garantire la sicurezza nelle aree più vulnerabili della città.
La risposta delle forze dell’ordine
L’operazione che ha portato all’arresto dei due giovani è frutto di un’intensa attività investigativa della polizia, la quale ha raccolto prove e testimonianze, consentendo di incriminare i due per rapina pluriaggravata in concorso. Questa tipologia di reato, che viene punita severamente dal Codice Penale, tiene conto non solo della violenza impiegata ma anche della reiterazione di simili comportamenti criminosi, così come della presenza di complici.
Continueranno ora le indagini per identificare gli altri membri della banda e interrompere la loro attività criminale. Le forze dell’ordine hanno sottolineato l’importanza della collaborazione tra cittadini e polizia, invitando chiunque abbia informazioni relative a queste razzie a farsi avanti. Milano, purtroppo, deve affrontare una sfida consistente per mantenere la sicurezza dei propri abitanti e dei visitatori, specialmente nelle aree più colpite dalla violenza.
Questi recenti eventi sottolineano un trend preoccupante nella criminalità urbana e la necessità di strategie preventive efficaci per garantire un ritorno alla tranquillità nella vivace vita milanese.
Ultimo aggiornamento il 21 Novembre 2024 da Laura Rossi