Arrestati due truffatori a Napoli dopo raggiro a un'anziana di Sorrento

Arrestati due truffatori a Napoli dopo raggiro a un’anziana di Sorrento

Due uomini arrestati a Sorrento per aver truffato un’anziana di 87 anni, sottraendole oltre 15mila euro con un inganno che sfruttava la paura e l’ansia della vittima. Indagini in corso per identificare un terzo complice.
Arrestati due truffatori a Nap Arrestati due truffatori a Nap
Arrestati due truffatori a Napoli dopo raggiro a un'anziana di Sorrento - Gaeta.it

Diversi interventi dei Carabinieri della Compagnia di Sorrento hanno portato all’arresto di due individui accusati di aver truffato un’anziana nella città di Sorrento. Questa operazione si inserisce in una strategia più ampia di contrasto ai reati che prendono di mira le fasce più vulnerabili della popolazione, come gli anziani.

L’accaduto: la truffa ai danni di un’87enne

L’episodio risale al 13 luglio scorso, quando una donna di 87 anni è stata attratta in una trappola ben orchestrata da un gruppo di malfattori. La dinamica della truffa è emersa durante le indagini condotte dai Carabinieri, che hanno svelato il piano ingegnoso e pericoloso messo in atto dai delinquenti. Un primo malvivente ha contattato la vittima telefonicamente, spacciandosi per un membro delle Forze dell’Ordine e comunicandole una notizia devastante: sua figlia era stata arrestata a causa di un incidente stradale.

Per evitare conseguenze legali per la figlia, il truffatore ha instillato nella donna la necessità di consegnare immediatamente tutto il denaro e i gioielli presenti in casa a un presunto avvocato. Questa figura, a suo dire, si sarebbe presentata nel giro di poco per occuparsi della questione legale. Questo stratagemma, già tristemente noto per il suo uso contro anziani, ha messo la donna nella condizione di agire impulsivamente, senza riflessione.

Il ritiro dei soldi e l’indagine dei Carabinieri

Nel giro di pochi minuti, un secondo complice si è presentato alla porta dell’87enne, sostenendo di essere l’avvocato menzionato nella telefonata precedente. Approfittando della confusione e dell’ansia createsi nella vittima, il finto legale ha ritirato denaro contante e oggetti di valore per un totale di oltre 15mila euro. Solo dopo il ritiro, la donna ha iniziato a capire che qualcosa non andava e si è resa conto di essere stata ingannata.

A questo punto, ha immediatamente denunciato l’accaduto ai Carabinieri, avviando così le indagini. Gli inquirenti non hanno perso tempo e, attraverso l’analisi dei filmati delle telecamere di sorveglianza della zona, sono riusciti a ricostruire le fasi dell’operazione criminale. Questo ha consentito di identificare i due uomini, ora posti in arresto ai domiciliari su ordinanza del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Torre Annunziata.

Proseguono le indagini per arrestare il terzo complice

L’indagine non si è fermata all’arresto dei due sospettati. Gli inquirenti stanno continuando a indagare per rintracciare un terzo complice, la cui identità rimane per ora ignota. Questo elemento è cruciale per comprendere l’intero schema di frode messo in atto contro l’anziana.

Il caso ha riacceso l’attenzione sui metodi usati dai truffatori, sempre più sofisticati e mirati, dannosi per le persone più vulnerabili. Le forze dell’ordine continuano a mettere in guardia la popolazione sugli stratagemmi come quello attuato contro l’87enne, suggerendo di non fidarsi mai di richieste sospette e di verificare l’autenticità delle informazioni ricevute, specialmente in situazioni delicate come quelle legate a familiari in difficoltà.

Ultimo aggiornamento il 30 Gennaio 2025 da Sofia Greco

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