Un’operazione di successo della Polizia di Stato ha portato all’arresto di due uomini a Napoli, accusati di gravi reati, tra cui rapina e detenzione illegale di armi. Le indagini, avvenute sotto la supervisione della Procura della Repubblica, hanno svelato un’intensa serie di crimini che ha colpito diversi quartieri della città e comuni limitrofi. Questo articolo esplora i dettagli dell’operazione e il contesto delle rapine avvenute tra febbraio e marzo 2024.
I dettagli delle rapine
Attività criminali tra San Giovanni a Teduccio e dintorni
Tra il 5 febbraio e il 14 marzo 2024, i due arrestati, di 47 e 27 anni, hanno messo a segno una serie di rapine che ha scosso Napoli e le aree circostanti. Il loro modus operandi prevedeva di travisarsi e di armarsi di pistola per intimidire le vittime. Sono state cinque le rapine consumate e due quelle tentate, tutte effettuate nei quartieri di San Giovanni a Teduccio, Barra e Ponticelli, oltre che nei comuni di San Giorgio a Cremano e Sant’Anastasia.
I bersagli delle rapine erano principalmente centri scommesse, un supermercato e un bar. Uno dei centri scommesse, situato in via Volpicella, è stato colpito ben due volte in pochi giorni. I criminali sono riusciti a rubare un incasso di oltre 30.000 euro durante una rapina in un bar, mentre le altre rapine hanno fruttato bottini variabili, ciascuno ammontante a diverse migliaia di euro.
La scelta dei bersagli era strategica: i centri scommesse e i piccoli esercizi commerciali, spesso dotati di minor sicurezza, rappresentavano obiettivi facili per i rapinatori. Le autorità locali hanno immediatamente messo in campo risorse significative per contrastare questa ondata di criminalità .
L’indagine e le prove raccolte
Metodi d’investigazione e raccolta delle prove
Le indagini per la cattura dei rapinatori hanno visto impegnata la Squadra Mobile di Napoli, coordinata dalla Procura della Repubblica. Il lavoro investigativo è stato meticoloso e ha previsto diverse fasi. Gli agenti hanno prima interrogato le vittime delle rapine per raccogliere informazioni utili. Successivamente, hanno iniziato ad analizzare i movimenti dei veicoli utilizzati dai criminali, come registrati dal S.C.N.T.T. .
Una parte rilevante dell’investigazione si è concentrata sull’esame delle immagini dei sistemi di videosorveglianza delle attività commerciali colpite. Questo ha permesso agli investigatori di identificare i soggetti coinvolti e di raccogliere indizi significativi sulla loro identità .
Durante le indagini è emerso anche che i due uomini avevano tentato di depistare le autorità . Hanno infatti simulato un furto del ciclomotore utilizzato in alcune rapine, denunciando falsamente l’accaduto. Tali manovre hanno ulteriormente aggravato la loro posizione legale e offerto agli investigatori ulteriori elementi di colpevolezza.
L’arresto e la custodia cautelare
Provvedimento eseguito nella casa circondariale di Poggioreale
L’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Napoli è stata eseguita nei confronti dei due uomini. Dopo un’operazione che ha portato al loro arresto lo scorso 16 marzo nei pressi di Casoria, poco dopo aver rapinato un centro scommesse a Baiano, la Polizia ha svolto un’ulteriore operazione per mettere in atto il provvedimento giudiziario.
Attualmente, i due si trovano detenuti nella Casa Circondariale di Poggioreale. La loro cattura rappresenta un importante successo per le forze dell’ordine locali, impegnate costantemente nella lotta contro il crimine organizzato e le rapine che disturbano gli abitanti dei quartieri più colpiti. Le autorità , ora, continueranno a monitorare la situazione per prevenire simili attività criminali in futuro.