Due conviventi, una romena di 40 anni e un albanese di 30, sono stati arrestati dai carabinieri della stazione Bologna San Ruffillo nell’ambito di un’operazione antidroga avvenuta nel quartiere Savena. L’intervento delle forze dell’ordine è scaturito da segnalazioni di movimenti sospetti di persone nelle vicinanze di un condominio, un comportamento che ha attirato l’attenzione dei militari. Durante le indagini, sono stati scoperti circa 45 grammi di cocaina, insieme a una notevole somma di denaro contante, rendendo questa vicenda un caso emblematico di spaccio per necessità economica.
La giustificazione e il modus operandi
La coppia ha tentato di giustificare la presenza della droga e dei 2.550 euro in contanti, sostenendo di essere costretta a spacciare per far fronte alle spese domestiche, come un affitto di 600 euro al mese. La versione fornita dall’albanese si è rivelata piuttosto ingenua: durante i controlli, l’uomo aveva affermato di trovarsi a Bologna come “turista” in vacanza, sinonimo di un’appartenenza alla città stessa e non di un mero visitatore. Le informazioni ottenute dai carabinieri hanno messo in luce una realtà ben diversa, rivelando che il soggetto risiedeva effettivamente nell’appartamento del condominio.
Violazione di espulsione e ricerca di un nuovo inizio
L’albanese si trovava in Italia in violazione di un provvedimento di espulsione, in vigore dal 2018 e valido fino al 2030. Questo dettaglio ha complicato ulteriormente la situazione, poiché testimonia la sua presenza in territorio italiano nonostante un divieto formale. La violazione del provvedimento di espulsione porta con sé conseguenze legali più gravi e complica le scelte future per l’individuo, già impegnato in attività illecite nel tentativo di trovare un modo per sostenere se stesso e la propria compagna.
L’intervento dei carabinieri e il sequestro della sostanza
Dopo aver ottenuto conferme sulla residenza dell’albanese e sulla sua relazione con la romena, i carabinieri hanno proceduto a una perquisizione dell’abitazione. Qui sono stati rinvenuti 45 grammi di cocaina, una sostanza da taglio e il denaro contante menzionato in precedenza. La perquisizione ha rivelato il modus operandi della coppia e l’entità della loro attività illecita, dando così l’input a ulteriori indagini per individuare eventuali collegamenti con altre persone o reti di distribuzione della droga.
L’operazione anticrimine si colloca in un contesto più ampio di lotta allo spaccio nel quartiere Savena, un’iniziativa che mira a garantire maggiore sicurezza ai cittadini e a reprimere qualsiasi forma di criminalità che possa compromettere la tranquillità della zona. La frustrazione economica e la scelta di intraprendere un’attività illegale rappresentano una combinazione pericolosa che spinge molte persone a intraprendere percorsi rischiosi per la loro vita.