Recenti avvenimenti nella capitale hanno portato all’arresto di quattro individui accusati di rapina aggravata, un problema che stava facendo vivere momenti di paura e insicurezza ai pendolari romani. Le indagini condotte dalla Polizia di Stato hanno portato a identificare i responsabili di una serie di atti criminosi che hanno avuto luogo su autobus e fermate nei pressi del centro di Roma.
La rapina sulla linea 8: un attacco violento
L’episodio iniziale risale alla sera del 20 ottobre, quando una donna è stata aggredita senza pietà su un autobus della linea “8”, il quale si dirigeva verso la stazione Roma Termini. Nella zona della fermata “Nazionale-Quattro Fontane”, due giovani uomini hanno colpito la vittima con un pugno, immobilizzandola e strappandole brutalmente una collana d’oro. Questo fatto ha allarmato i pendolari e ha spinto gli agenti del Commissariato Viminale ad avviare un’indagine approfondita. Grazie ai filmati delle telecamere di sorveglianza e alle descrizioni dettagliate fornite dalla vittima, gli investigatori sono riusciti a dare un volto ai due aggressori, entrambi cittadini egiziani di 19 e 20 anni. Su richiesta della Polizia, l’Autorità Giudiziaria ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare, elevando il livello di sicurezza per i cittadini.
Colpi in rapida successione: Piazza dei Cinquecento e via Principe Amedeo
Il 25 novembre, in pieno giorno, si è verificato un secondo caso di rapina alla fermata dell’autobus di Piazza dei Cinquecento. In questo episodio, un giovane è stato avvicinato da uno dei rapinatori, che lo ha distratto con una domanda sull’orario. Nel mentre, un altro complice gli ha sottratto il cellulare, prima di fuggire insieme verso via D’Azeglio. Questo non è stato un caso isolato. Solo quattro giorni dopo, il 29 novembre, un altro assalto ha avuto luogo in via Principe Amedeo. Due uomini hanno minacciato una vittima con un coltello, costringendola a consegnare cellulare, zaino, portafoglio e giubbotto. La paura ha costretto il malcapitato a cedere ai loro ordini, permettendo ai rapinatori di scappare in direzione di via Manin. Attraverso questi atti coordinati, il gruppo di malfattori stava seminando il terrore nelle strade di Roma.
Le indagini che hanno portato agli arresti
Le indagini condotte dalla Polizia hanno visto un’importante collaborazione da parte delle vittime, che hanno fornito informazioni preziose sui loro aggressori. Grazie a riconoscimenti effettuati tramite album fotografici di sospetti, gli investigatori sono riusciti a rintracciare i responsabili delle rapine. Sono stati identificati come un italiano di 35 anni e un somalo di 34 anni, entrambi riconosciuti come autori di crimini precedentemente segnalati. Gli agenti hanno quindi proceduto a fermarli e a trasferirli al carcere di Regina Coeli, dove attenderanno ulteriori sviluppi nel procedimento giudiziario. Questa operazione rappresenta un passo significativo nella lotta contro la criminalità che minaccia la sicurezza dei cittadini e la tranquillità dei pendolari nella capitale.
Ultimo aggiornamento il 5 Dicembre 2024 da Francesco Giuliani