Una rapida serie di furti ha scosso la provincia di Avellino, dove una coppia di romeni, insieme a un parente, è stata arrestata dopo aver effettuato quattro colpi in altrettanti supermercati in meno di novanta minuti. I carabinieri hanno fermato i tre all’uscita da un supermercato ad Atripalda, giusto in tempo per recuperare la merce rubata, il cui valore supera i tremila euro. L’episodio mette in luce non solo la rapidità dei furti ma anche l’utilizzo di tecniche sofisticate.
Il modus operandi dei ladri
I ladri, di età compresa tra i 25 e i 30 anni, avevano pianificato i colpi con attenzione. Si erano spostati in una Citroen noleggiata, un veicolo che appariva innocuo ma che nascondeva un ingegno piuttosto subdolo. Infatti, è emerso che nel bagagliaio erano stati trovati diversi pezzi di merce rubata, meticolosamente stipati. Una particolare tecnica utilizzata era il “passeggino“, un metodo che prevedeva di nascondere gli oggetti rubati all’interno di un doppio fondo. Questo approccio avrebbe dovuto facilitarne l’uscita senza destare sospetti.
In aggiunta a questo, è sorprendente notare un elemento inquietante: all’interno dell’auto era presente anche un bambino di quattro anni. La presenza del minore ha sollevato dubbi sul coinvolgimento di quest’ultimo in un’attività criminale, costringendo le autorità a prendere misure aggiuntive una volta arrestati i tre. È incerto come il bambino venisse gestito durante i furti, ma la situazione ha sicuramente aggiunto complessità legale ai reati commessi.
Il fermo e le conseguenze legali
Il fermo della coppia e del parente è avvenuto in un clima di crescente preoccupazione per la sicurezza nei supermercati della zona. Le autorità locali, colpite dalla rapidità e dalla frequenza dei furti, hanno intensificato i controlli, e l’arresto è considerato un passo significativo. I tre indagati sono stati trasferiti nel carcere di Avellino, dove dovranno affrontare accuse di furto aggravato continuato, un reato grave che prevede pene severe.
Le forze dell’ordine hanno già avviato indagini per verificare se la coppia sia coinvolta in altri furti nella provincia e in località limitrofe. La modalità operativa, in particolare l’uso del bambino, ha suscitato indignazione non solo tra la polizia ma anche tra i cittadini. La sicurezza nei punti vendita è diventata una priorità, e contestualmente si stanno valutando opzioni per aumentare la vigilanza.
La reazione della comunità locale
L’episodio ha scatenato una reazione di sconcerto e rabbia nella comunità di Avellino. I cittadini si sono espressi sui social media, chiedendo maggiori misure di sicurezza e l’implementazione di politiche che possano prevenire situazioni simili in futuro. Molti hanno sottolineato l’assurdità di sfruttare un bambino in un contesto tanto criminale, una questione che solleva interrogativi etici e legali significativi.
Con la crescente preoccupazione riguardo ai furti nei supermercati, è probabile che le autorità continueranno a monitorare la situazione da vicino, implementando eventuali misure correttive per dissuadere i ladri. Ci si aspetta che la risposta istituzionale sia incisiva e possa riportare un senso di sicurezza nei luoghi d’acquisto, fondamentali per la vita quotidiana dei cittadini.
L’arresto dei tre ladri ha acceso i riflettori su un problema più ampio, che richiede l’attenzione non solo delle forze dell’ordine, ma anche di tutta la comunità.