Arrestati truffatori che sfruttavano il dolore dei familiari: sgominata una banda a Genova

Arrestati truffatori che sfruttavano il dolore dei familiari: sgominata una banda a Genova

Operazione delle forze dell’ordine sventa un giro di truffe agli anziani in Campania, con 22 arresti e 55 misure restrittive, colpendo una banda che si spacciava per carabinieri.
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Arrestati truffatori che sfruttavano il dolore dei familiari: sgominata una banda a Genova - Gaeta.it

Un’operazione delle forze dell’ordine ha sventato un preoccupante giro di truffe rivolte agli anziani, principalmente in regioni come Napoli e Caserta. La banda, che si presentava come carabinieri, si è distinta per un modus operandi spietato, infliggendo dolore e angoscia ai familiari delle vittime.

Un copione ben studiato

I truffatori avevano elaborato un copione dettagliato per ingannare le loro vittime, principalmente anziani. Fingendosi carabinieri, contattavano telefonicamente le vittime, minacciando pesanti pene detentive qualora non avessero collaborato. Approfittando della fragilità emotiva dei loro interlocutori, inducevano le persone a credere che i loro figli fossero stati coinvolti in gravi incidenti, richiedendo il pagamento di somme esorbitanti per evitare conseguenze legali. Nel racconto che riportano, una donna ha dichiarato di aver dovuto raccogliere oltre 16mila euro per liberare il figlio da ciò che le veniva descritto come una grave situazione.

Questa tecnica manipolativa sfrutta la reazione istintiva delle madri e l’angoscia legata a eventi simili, come la perdita di un familiare. La banda mostrava una mancanza di scrupoli nel perpetrarne la truffa, ignorando completamente il valore affettivo di oggetti come le medaglie consegnate per meriti. Il video dell’operazione, diffuso dalla polizia, mostra chiaramente come venissero portati a termine i raggiri.

L’intervento della polizia

La questione è stata presa seriamente dalle forze dell’ordine, tanto da portare alla formazione di un’indagine mirata. La squadra mobile di Genova ha monitorato le attività della banda, seguendo le tracce delle truffe attraverso 103 casi accertati in tutta Italia. L’operazione ha portato a 22 arresti e 55 misure restrittive, colpendo duramente la rete operativa dei truffatori.

Attraverso pedinamenti e intercettazioni telefoniche, la polizia è riuscita a documentare la consegna del “bottino” agli emissari della banda. Questi ultimi si presentavano come intermediari, affermando di voler sbrigare le pratiche per le vittime colpite, ritirando i soldi direttamente presso le abitazioni degli anziani. Questo modo di agire ha ulteriormente messo in luce la spietatezza dei truffatori, che hanno approfittato non solo della vulnerabilità economica ma anche di quella emotiva dei loro bersagli.

La polizia ha anche registrato conversazioni in cui si sentiva la voce di una madre in preda alla disperazione, preoccupata per le sorti del figlio. Questi elementi, insieme ad altre prove raccolte, hanno costituito un quadro solido a supporto delle indagini, consentendo di fermare un’operazione criminale che aveva trovato terreno fertile fra le fasce più deboli della popolazione.

La rapida risposta delle autorità ha inteso non solo risolvere i casi singoli, ma anche prevenire ulteriori truffe, tutelando così una parte della società vulnerabile alla manipolazione. L’operazione avrà ripercussioni significative, poiché le forze dell’ordine continuano a sensibilizzare il pubblico sui rischi delle truffe telefoniche.

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