Una violenta aggressione ha scosso Genova la sera del 29 maggio, nei pressi di piazza Caricamento, dove undici ragazzi sono stati arrestati dalla Polizia in relazione a un grave caso di rapina. L’incidente ha avuto luogo intorno alle 22.40, quando un giovane di origine tunisina è stato preso di mira da un gruppo di aggressori. Tra i soggetti coinvolti ci sono sette minorenni e quattro maggiorenni, tutti ritenuti responsabili di atti violenti e di prelievo forzato di denaro.
Il brutale attacco in piazza Caricamento
Dinamicità dell’attacco e vittima in difficoltÃ
Il giovane di origine tunisina stava percorrendo piazza Caricamento quando è stato avvicinato da due individui, presumibilmente a capo del gruppo, che lo hanno minacciato chiedendogli di consegnare del denaro. La vittima, familiare con la maggior parte degli aggressori, ha rifiutato di cedere ai loro ordini, scatenando una reazione violenta. Un rapido ingaggio da parte di oltre dieci ragazzi ha trasformato la situazione in un vero e proprio incubo.
Con calci e pugni, la vittima è stata brutalmente picchiata, subendo anche ferite da arma da taglio. L’uso di tavolini e sedie prelevati dai dehors nelle vicinanze ha reso l’attacco ancora più disperato e violento. L’aggressione è proseguita fino a quando un passante ha deciso di intervenire, cercando di proteggere il giovane aggredito. Questo atto di coraggio ha coinciso con l’arrivo di alcune chiamate al numero di emergenza 112, che hanno portato la Polizia sul luogo del crimine.
Intervento della Polizia e condizioni della vittima
Solo pochi istanti dopo l’inizio del pestaggio, una volante della Polizia ha raggiunto piazza Caricamento, ma gli aggressori erano già fuggiti. La vittima è stata soccorsa e, secondo quanto riportato dai medici, ha riportato lesioni che richiederanno un periodo di guarigione di circa 20 giorni. Questo episodio non solo ha messo in luce l’aspetto brutale della violenza giovanile ma ha anche suscitato preoccupazione tra i residenti e i commercianti della zona.
L’attività investigativa della Polizia di Genova
Analisi delle telecamere di sorveglianza
Il personale della sezione “Contrasto al crimine diffuso” della Squadra Mobile ha avviato immediate indagini sull’episodio. Attraverso un attento esame delle immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza nella zona, gli investigatori sono riusciti a ricostruire i momenti chiave dell’aggressione. Grazie alla loro familiarità con la criticità della situazione e al riconoscimento dei soggetti coinvolti, il team ha potuto risalire all’identità di tutti gli undici ragazzi implicati.
Misure di custodia e coordinamento con la magistratura
In breve tempo, grazie a un’efficace collaborazione tra la Polizia, la Procura dei Minori e la Procura Ordinaria, sono state emesse due ordinanze di custodia cautelare in carcere. Gli undici giovani arrestati risultano già noti alle forze dell’ordine, con diversi di loro con precedenti penali per crimini analoghi. Questo caso sottolinea la crescente preoccupazione per la criminalità giovanile a Genova, rendendo necessario un intervento costante da parte delle autorità locali e una strategia preventiva mirata.
In un contesto di crescente insicurezza, la vicenda è diventata un punto focale nel dibattito pubblico sulla sicurezza urbana e la necessità di interventi efficaci per tutelare i cittadini.