Il caso di violenza avvenuto in un locale di Latina riporta in primo piano le tensioni legate a richieste estorsive. Un giovane di 22 anni è stato arrestato dopo aver aggredito un commesso che si era rifiutato di offrirgli alcolici gratis. Le indagini condotte dai Carabinieri, coordinate dalla Procura di Latina, hanno permesso di ricostruire i dettagli di questa vicenda che ha scosso la comunità locale.
aggressione in un locale di latina: i fatti del 2 aprile
La sera del 2 aprile, in un esercizio commerciale di Latina, si è verificata una violenta aggressione ai danni del commesso del locale. Matteo Baldascini, 22 anni, già noto alla giustizia, ha chiesto più volte delle birre senza pagarle. Al suo rifiuto, ha reagito con violenza, colpendo il commesso e rompendo il suo naso. L’uomo è stato trascinato fuori dal locale, minacciato di morte e lasciato a terra stordito. Alcuni clienti presenti hanno assistito alla scena, fornendo testimonianze fondamentali alle indagini.
richieste reiterate di bevande gratuite
Queste richieste di bevande gratuite non erano una novità: secondo le ultime ricostruzioni, Baldascini aveva già intimidito il personale del locale in passato per ottenere ciò che voleva. Il modus operandi era chiaro: costringere con minacce e violenza, ottenendo con la paura ciò che chiedeva senza pagare. L’episodio è solo l’ultimo di una serie che segnano una situazione di crescente insicurezza nel quartiere.
le indagini dei carabinieri e l’arresto del giovane
Dopo l’aggressione i Carabinieri della Stazione di Latina hanno immediatamente iniziato le indagini su disposizione della Procura locale. Il lavoro investigativo ha portato all’emissione di un’ordinanza di misura cautelare detentiva da parte del Giudice per le Indagini preliminari del Tribunale di Latina. Baldascini è stato così arrestato con l’accusa di estorsione.
passato criminale e timori nella comunità
Il ragazzo era da poco uscito dal carcere, dove aveva scontato una pena per una rapina commessa la mattina di Natale. Durante le indagini si è raccolto che altri commercianti della zona avevano paura di lui, temendo le sue minacce e la sua condotta aggressiva. La presenza di testimoni oculari ha rafforzato la posizione degli investigatori nel ricostruire con precisione i fatti.
Il caso evidenzia il lavoro costante dei Carabinieri nel monitorare le situazioni di tensione e violenza in città, intervenendo per fermare episodi che minano la sicurezza dei cittadini. L’attività investigativa non si limita agli episodi gravi ma punta a garantire un ambiente più sicuro contro fenomeni di microcriminalità come le estorsioni.
la reazione del comando provinciale e l’appello alla cittadinanza
Dalla sede del Comando provinciale dei Carabinieri di Latina è arrivata una risposta netta riguardo l’accaduto e la situazione in generale. Gli ufficiali hanno sottolineato la serietà di episodi come questo, definiti “gravi e delicati” perché coinvolgono violenza sulle persone per ottenere profitti illeciti.
Il Comando conferma la sua presenza sul territorio e l’impegno nel garantire ordine pubblico e sicurezza, con particolare attenzione a reati come aggressioni, rapine e spaccio di droga, problematiche che interessano soprattutto i giovani. L’obiettivo dichiarato è “dare risposte concrete ai cittadini che chiedono protezione e rispetto delle regole.”
I Carabinieri hanno inoltre rilanciato un appello rivolto a commercianti e residenti della zona, invitandoli a collaborare con le forze dell’ordine. Segnalare situazioni sospette o reati è considerato fondamentale per prevenire nuovi episodi e assicurare che i responsabili vengano individuati e fermati. Il numero di emergenza 112 resta il canale primario per comunicare tempestivamente con la Polizia e i Carabinieri.
importanza della collaborazione tra cittadini e istituzioni
Questa vicenda di Latina fotografa un problema che interessa molte città e mostra quanto sia cruciale la collaborazione tra cittadini e istituzioni per garantire un ambiente sicuro.