Un uomo di 39 anni è finito in manette ad Abbiategrasso, in provincia di milano, dopo che la polizia ha trovato nel suo appartamento diverse sostanze stupefacenti nascoste nei luoghi più insoliti, tra cui un freezer e una cassaforte a muro.
Il sequestro delle sostanze stupefacenti e il blitz in casa
Gli agenti della sesta sezione della squadra mobile di milano hanno effettuato un controllo mirato nell’abitazione dell’uomo, risultato italiano, scoprendo diverse quantità di droga. Sono stati rinvenuti 44 grammi di cocaina, quasi un chilo di hashish , 4 grammi di dimetiltriptamina, più nota come dmt, una sostanza psicotropa. C’erano anche 27 grammi di lsd e 3 di feniletilamina. La droga era sistemata in vari nascondigli all’interno dello stesso appartamento: un cassetto del freezer, il frigorifero e soprattutto una cassaforte a muro, ricavata dentro il ripostiglio.
Nel corso dell’operazione sono stati sequestrati anche 1.225 euro in contanti, considerati probabile provento dell’attività di spaccio. Gli agenti hanno recuperato il materiale utilizzato per il confezionamento, come bilancini di precisione e involucri.
modalità di occultamento e tipologia delle sostanze sequestrate
L’uomo aveva adottato tecniche piuttosto elaborate per mascherare la droga dentro l’appartamento. Il ricorso a un freezer per custodire parte della cocaina o dell’hashish indica la volontà di preservare le sostanze da umidità e temperatura alterate. La presenza di una cassaforte a muro nel ripostiglio è segnale di una scelta pensata per proteggere quantitativi significativi di droga e denaro, riducendo i rischi di furto o scoperta.
Le sostanze sequestrate mostrano una varietà che ritrae una gamma di prodotti psicoattivi: dalla cocaina, stimolante noto e diffuso, all’hashish, derivato della cannabis. La dmt, psicoattiva e di breve durata, è meno comune sul mercato italiano. L’lsd è una sostanza allucinogena potente, mentre la feniletilamina possiede effetti psicoattivi e talvolta uso ricreativo o sperimentale.
Ruolo della squadra mobile di milano nel contrasto allo spaccio
La sesta sezione della squadra mobile di milano segue da tempo operazioni mirate contro il traffico di droga nelle province limitrofe. L’intervento nell’appartamento di abbiategrasso rientra in un’attività più ampia di monitoraggio delle reti che alimentano la vendita di sostanze stupefacenti nella zona milanese.
Gli agenti lavorano su fonti investigative e segnalazioni, seguendo target specifici e controllando eventuali punti di stoccaggio. La capacità di individuare luoghi nascosti come una cassaforte a muro contribuisce a svelare rotte del narcotraffico e a interrompere la distribuzione. Questo tipo di sequestri abbassa la disponibilità di droga sul mercato locale, incidendo sulle dinamiche dello spaccio in città e nei comuni limitrofi.
Implicazioni per la sicurezza locale e prossime indagini
Il fermo di un sospettato con diverse sostanze nascoste in modi sofisticati evidenzia il livello di attenzione che le forze dell’ordine stanno dedicando alla lotta contro la droga. La presenza di droghe rare e di vario tipo suggerisce anche un possibile aggancio a circuiti più ampi, oltre il semplice commercio locale.
Le autorità mantengono riserbo sulle piste investigative ma continuano le perquisizioni e accertamenti per ricostruire le dinamiche di approvvigionamento e vendita. L’operazione di abbiategrasso potrebbe rappresentare un tassello importante nel contrasto a flussi di sostanze psicotrope in provincia di milano. Si attendono sviluppi su possibili collegamenti con altre reti già monitorate.
La complessità e varietà delle droghe sequestrate indica anche la presenza di una clientela diversificata, che può richiedere sostanze diverse per motivi ricreativi, terapeutici o sperimentali. Il controllo delle forze dell’ordine si estende quindi anche a questi aspetti, con il fine di ridurre rischi per la salute pubblica e sicurezza nelle comunità .