Un episodio di furto che ha scosso la tranquillità di Milano, culminato con la cattura del responsabile dopo venti lunghi giorni di indagine e fuga. La Polizia di Stato ha arrestato un giovane marocchino, ritenuto colpevole di un clamoroso scippo avvenuto lo scorso 27 giugno all’interno di un prestigioso hotel della città . Gli agenti sono riusciti a ricostruire la vicenda grazie a indagini meticolose e all’analisi delle immagini di videosorveglianza.
Il furto nell’hotel di via Manzoni
Il momento dello scippo
La serata del 27 giugno si stava svolgendo in modo tranquillo all’interno di un noto hotel situato in via Manzoni, una delle arterie più conosciute di Milano. Le vittime, una coppia di turisti americani di 60 e 69 anni, stavano per prendere l’ascensore nella hall quando, all’improvviso, un giovane si è avvicinato. In un attimo di grande rapidità , il ladro ha strappato dal polso della donna un orologio di lusso, del valore di circa 80mila euro, prima di dileguarsi.
L’episodio ha creato grande sconcerto fra gli altri ospiti dell’hotel, ma ha anche attirato immediatamente l’attenzione delle forze dell’ordine. Queste ultime, grazie a un sistema di videosorveglianza attivo nell’area, hanno iniziato a raccogliere informazioni preziose per l’indagine. Le immagini hanno rivelato non solo la dinamica del furto, ma anche dettagli rilevanti sull’aspetto del ladro e sul suo comportamento.
L’indagine e la fuga del sospettato
Dopo il furto, si è attivata un’intensa operazione di ricerca da parte della Polizia, che ha immediatamente avviato le indagini. Utilizzando le informazioni fornite dalle immagini di videosorveglianza e altre tecniche investigative, gli agenti hanno potuto risalire all’identità del giovane marocchino. La fase cruciale è stata quella in cui, dopo un’analisi approfondita delle immagini, gli agenti hanno notato alcune ferite sul corpo del ladro, segno di un recente tentativo di scippo fallito nei giorni precedenti, che lo aveva visto investito da un’auto durante la fuga.
La cattura a Lambrate
L’intervento della polizia
Giovedì mattina, dopo venti giorni di fuga, la polizia ha localizzato il 23enne in un albergo della zona di Lambrate. Gli agenti si sono appostati e, mentre il giovane stava per salire a bordo di un taxi con i suoi bagagli, sono intervenuti. La prontezza dell’operazione di cattura ha permesso di bloccare il sospettato prima che potesse allontanarsi ulteriormente.
L’auto di servizio ha seguito il taxi fino a piazzale Bande Nere, dove il ladro è stato costretto a scendere. Gli agenti, in abiti civili e in modo coordinato, hanno arrestato il giovane, conducendolo direttamente al commissariato per le procedure di rito.
Il ritrovamento della refurtiva
Durante la perquisizione, sono stati rinvenuti indumenti identici a quelli indossati al momento del furto e, sorprendentemente, sul cellulare dell’uomo sono state trovate diverse fotografie che lo ritraevano mentre sfoggiava l’orologio rubato. Un dettaglio che ha ulteriormente incastrato il sospettato, rendendo più solida la prova della sua colpevolezza.
Dopo l’operazione, il giovane è stato portato nel carcere di San Vittore, dove rimarrà in attesa della convalida dell’arresto. L’episodio ha messo in luce non solo l’efficacia delle forze dell’ordine nel contrastare la criminalità ma anche l’importanza della collaborazione tra polizia e tecnologia moderna per la salvaguardia dei cittadini e dei turisti.