Un cittadino marocchino di 32 anni è stato arrestato a Milano con l’accusa di rapina. L’episodio che ha coinvolto l’uomo ha avuto luogo lunedì sera, quando, dopo un colpo audace ai danni di un centro scommesse, è stato bloccato mentre tentava di fuggire su un monopattino elettrico. Questo avvenimento ha catturato l’attenzione non solo per la modalità dell’aggressione, ma anche per un particolare dettaglio che ha portato alla sua identificazione.
La rapina al centro Snai e la fuga in monopattino
Un’azione audace e ben pianificata
Nella serata di lunedì, il 32enne ha fatto irruzione in un centro Snai situato in via Monteverdi, coprendosi il volto con una mascherina. Armato di una pistola, che in seguito si è rivelata essere una scacciacani, ha intimato ai presenti di consegnargli il denaro. Dopo aver colpito uno dei dipendenti con il calcio dell’arma, ha messo le mani su un bottino di 2.300 euro in contante. Sfruttando un vulnerabile momento di sorpresa, il rapinatore ha approfittato della sua rapidità e confusione per darsi alla fuga tornando verso l’esterno. La sua scelta di un monopattino elettrico come mezzo di fuga ha contribuito a delinearne il profilo audace e, allo stesso tempo, inconsueto nel contesto delle rapine.
L’intervento delle forze dell’ordine
La fuga dell’uomo, però, non è continuata a lungo. Poco prima delle 21, le pattuglie della polizia di Milano sono state allertate riguardo all’accaduto e hanno avviato le ricerche. Gli agenti delle volanti sono riusciti a intercettarlo poco dopo, quando si trovava in via Giovanni da Palestrina. Il monopattino ha tradito il suo tentativo di allontanamento, poiché non ha potuto offrire la velocità necessaria per sfuggire all’inseguimento. Giunti sul posto, gli agenti hanno bloccato l’uomo, portando alla sua cattura.
Il collegamento con un’altra rapina
La cuffia da nuoto e il modus operandi
Durante il controllo degli oggetti in possesso del rapinatore, gli agenti hanno rinvenuto un borsone contenente l’arma utilizzata nella rapina e una cuffia da nuoto, un accessorio che ha destato l’attenzione. La cuffia, infatti, è la stessa indossata dal malvivente durante un colpo avvenuto il medesimo giorno. Nella mattinata, circa alle 12, l’uomo aveva svaligiato una farmacia in via del Liri. Anche in questo caso, il rapinatore si era presentato con tuta e mascherina, rendendo il suo aspetto facilmente riconoscibile da eventuali testimoni e dalle telecamere di sorveglianza.
La rilevazione da parte della polizia
Le immagini registrate dalle telecamere hanno rivelato dettagli fondamentali per l’identificazione dell’individuo. Il suo modo di agire, unito alla peculiarità di indossare una cuffia da nuoto, ha reso la ricostruzione dei fatti da parte delle forze dell’ordine più semplice. La polizia ha quindi proceduto ad accusarlo non solo per la rapina al centro Snai, ma lo ha anche investigato riguardo al colpo in farmacia. La stranezza di portare un accessorio tipico delle piscine ha sollevato il sospetto su una persona ben consapevole delle proprie azioni, ma con scelte di travestimento che le hanno garantito soltanto un momento di vantaggio.
Le conseguenze legali
Il 32enne, una volta arrestato, è stato indagato per la rapina a mano armata e per tentate rapine compiute nella stessa giornata. Le indagini continueranno per accertare se possa esserci un precedente storico di delinquenti che abbiano usato modus operandi simili. L’attenzione della polizia milanese rimane alta, costantemente allerta per garantire la sicurezza dei cittadini e affrontare le nuove modalità di delinquenza, anche quelle che possono apparire a prima vista eccentriche o individualiste.