La lotta allo spaccio di sostanze stupefacenti nei quartieri critici di Napoli continua a registrare interventi delle forze dell’ordine. A Scampia, nella zona nota come la “33”, un uomo di 46 anni è stato fermato durante un’operazione mirata a contrastare la vendita di droga tra i vicoli della città. L’intervento, avvenuto il 26 aprile 2025, ha fatto emergere una modalità di spaccio che sfrutta la bicicletta per muoversi agilmente e sfuggire ai controlli.
Spaccio in bicicletta nella zona della “33”, la dinamica dell’arresto
Durante un controllo nel pomeriggio in via Giuseppe Marrazzo, poliziotti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico hanno notato un gruppo di giovani che mostrava un comportamento sospetto lungo la strada. Tra questi, un uomo ha attirato l’attenzione perché si è avvicinato in sella a una bicicletta. Il soggetto—Salvatore Gambardella, pregiudicato di 46 anni—consegna piccoli involucri a uno dei ragazzi, ricevendo in cambio del denaro. L’azione si ripete più volte nell’arco di pochi minuti, senza far pensare a una semplice casualità.
L’uso della bicicletta permette a Gambardella di spostarsi rapidamente lungo le strette vie di Scampia, complicando eventuali tentativi di inseguimento. La scena è stata seguita con attenzione dagli agenti fino all’intervento diretto, quando il sospetto ha provato a pedalare via. La fuga, però, è durata poco: la rapidità degli uomini in divisa ha impedito che si allontanasse troppo.
Il ritrovamento e le dosi di droga sequestrate
Bloccato e perquisito sul posto, Gambardella è stato trovato con 31 dosi di eroina. Il quantitativo pesava complessivamente circa 7,30 grammi. Assieme alla sostanza, gli agenti hanno rinvenuto 124 euro in contanti, somma ritenuta frutto dell’attività di spaccio svolta poco prima. Il denaro, per come è stato raccolto, conferma la natura dell’azione: scambio diretto tra venditore e acquirente.
Il ritrovamento è significativo per la quantità e per il luogo. La zona “33” è da tempo considerata un’area di alta influenza criminale, con il clan Abbinante che ha storicamente mantenuto il controllo sulle attività illecite in quel quartiere. La presenza di droga venduta in strada continua a rappresentare un problema per i residenti e la sicurezza pubblica.
Il contesto di controllo a scampia e le difficoltà operative
Scampia rappresenta da anni una delle zone più difficili per le forze dell’ordine campane. I vicoli stretti e la fitta rete abitativa creano una struttura urbana complessa, dove la microcriminalità si annida con facilità. Lo spaccio, spesso organizzato da gruppi ben radicati, sfrutta vie di comunicazione poco soggette a verifiche veloci, come le biciclette.
L’intervento del 26 aprile è esempio di attività svolta sul territorio con metodi di osservazione paziente e controllo accurato di situazioni sospette; i poliziotti hanno agito seguendo movimenti e scambi, senza attendere al caso. La fuga tentata dal sospetto indica la consapevolezza del rischio, ma anche la determinazione delle forze di polizia di bloccare queste attività.
Nel caso specifico, chi acquistava la droga è riuscito a sparire prima dell’arrivo degli agenti, tipica situazione che mette in evidenza fastidi operativi legati alla natura veloce dello spaccio di strada. L’arresto però limita la circolazione di sostanze stupefacenti e rallenta almeno temporaneamente la rete di vendita.
Implicazioni e reazioni delle autorità locali
L’arresto di Gambardella si inserisce in una serie di azioni intraprese a Napoli per ridurre la presenza della droga nei quartieri più problematici. Le autorità municipali, tramite la polizia, mantengono alta l’attenzione su fenomeni come quello scoperto in via Giuseppe Marrazzo, vista la ricaduta che ha sulla sicurezza cittadina e sulla qualità della vita dei residenti.
Il sistema di spaccio in bici rappresenta una sfida più articolata rispetto agli interventi tradizionali. Le pattuglie si affidano a metodi di osservazione discreti e a operazioni coordinate per incastrare i rivenditori. L’arresto di Gambardella dimostra che, pur nelle difficoltà, è possibile bloccare attività criminali radicate, grazie a un’attenta presenza di polizia nel quartiere.
Il tema dello spaccio in città resta tra le priorità per le forze dell’ordine e le istituzioni, che cercano di impedire che queste dinamiche continuino a danneggiare la vita delle comunità. Le azioni dirette nelle aree sensibili rappresentano momenti cruciali per limitare il traffico di droga e per dare risposte concrete ai cittadini.