Arrestato a Roma Antonio Pompilio, sospetto leader del clan camorristico "Amato-Pagano"

Arrestato a Roma Antonio Pompilio, sospetto leader del clan camorristico “Amato-Pagano”

L’arresto di Antonio Pompilio, membro del clan Amato-Pagano, segna un’importante vittoria nella lotta contro la criminalità organizzata e il narcotraffico in Italia grazie a cooperazione internazionale.
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Arrestato a Roma Antonio Pompilio, sospetto leader del clan camorristico "Amato-Pagano" - Gaeta.it

La notte del 17 gennaio 2025 è stata decisiva per il contrasto alla criminalità organizzata in Italia. Antonio Pompilio, 47 anni, ritenuto un membro d’élite del clan camorristico “Amato-Pagano”, è stato arrestato all’aeroporto di Roma Fiumicino al termine di un’operazione internazionale. L’uomo, trovato in un volo proveniente da Barcellona, era latitante da novembre e risulta coinvolto in attività di traffico di stupefacenti assieme ad altri membri del clan. La cattura rappresenta un importante passo nella lotta al narcotraffico e nella lotta contro le organizzazioni criminali attive nel territorio napoletano.

La cattura di Antonio Pompilio

Antonio Pompilio è stato preso in custodia dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli e dagli agenti della Polaria, concludendo una lunga fuga iniziata dopo il blitz “Champions League 2”, avvenuto il 12 novembre 2024. Durante quell’operazione, ben 33 persone furono arrestate con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, e una parte significativa di queste operazioni si concentrò sul clan “Amato-Pagano”. L’insuccesso di quella missione investigativa aveva permesso a Pompilio di sfuggire a un destino giuridico certo.

L’arresto nel gennaio 2025 a Roma è il risultato di un’intensa e coordinata collaborazione tra diverse forze di polizia, non solo italiane, ma anche spagnole, con supporto di Europol e altri organismi internazionali. Questo evidente sforzo congiunto ha creato una rete di collaborazione che ha portato alla conclusione della latitanza di un uomo che rappresenta uno dei capi dell’organizzazione, operante in aree come Scampia e Melito di Napoli, famose per l’intensa attività di traffico di droghe.

L’indagine “Champions League 2”

L’indagine “Champions League 2“, da cui è scaturita la cattura di Pompilio, ha dimostrato l’esistenza di due diverse organizzazioni criminali impegnate nel traffico di sostanze stupefacenti in Campania. Pur non essendo collegate tra loro, queste organizzazioni utilizzavano un medesimo canale di approvvigionamento situato in Spagna. Le sostanze principali sulle quali le indagini si sono concentrate includono cocaina e hashish, in un contesto di traffico non solo locale ma internazionale.

L’operazione ha rivelato la strategia dei clan di utilizzare flussi di rifornimento esteri per espandere i propri mercati, portando le forze dell’ordine ad intensificare i controlli e gli interventi sul territorio. La cattura di Pompilio, a detta degli inquirenti, non è solo un colpo alla sua figura, ma colpisce anche la catena di approvvigionamento e distribuzione di queste organizzazioni.

L’importanza della cooperazione internazionale

Il miglioramento delle collaborazioni tra apparati di polizia italiani e spagnoli ha avuto un ruolo cruciale nella lotta contro la criminalità organizzata. L’operazione che ha portato all’arresto di Pompilio è solo un esempio dell’efficacia di queste sinergie. Le indagini hanno dimostrato come il contrasto al narcotraffico richieda sforzi congiunti, la condivisione di informazioni e il supporto operativo tra diversi Paesi.

L’estradizione di Pompilio in Italia rappresenta quindi non solo un successo nella lotta alla camorra, ma anche un esempio di come le alleanze tra le nazioni possano portare a risultati concreti e immediati nel contrasto alla criminalità, a beneficio della sicurezza pubblica. La Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli ha già dichiarato che l’arresto di Pompilio sarà trattato con urgenza, rafforzando la necessità di interventi incisivi contro i gruppi che operano nel narcotraffico. Il fatto che un esponente di spicco sia stato catturato potrebbe rivelarsi determinante per il futuro delle operazioni nella regione.

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