Arrestato a Roma il presunto autore del duplice omicidio che ha sconvolto Melbourne nel 1977

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Arrestato a Roma il presunto autore del duplice omicidio che ha sconvolto Melbourne nel 1977 - Gaeta.it

Un recente arresto a Roma ha riacceso l'attenzione su un caso irrisolto che da quasi cinquant'anni perseguita la città di Melbourne. Nel 1977, due giovani donne furono trovate brutalmente assassinate nel loro appartamento, lasciando un segno indelebile nella comunità. Oggi, un 65enne greco-australiano, accusato di questo crimine orribile, affronta la legge dopo decenni di indagini e ricerche.

Il fermo del sospettato a Roma

Un arresto avvenuto inaspettatamente

La polizia italiana, durante un regolare controllo all'aeroporto di Fiumicino, ha fermato il presunto omicida mentre era in vacanza. Il 65enne era giunto in Italia da Atene, dove viveva, ed è stato tratto in arresto giovedì sera. Si tratta di un importante sviluppo in un caso che, nonostante il suo incedere lento, ha mantenuto viva l'attenzione delle forze dell'ordine e dell'opinione pubblica, definito un 'cold case' tra i più gravi nella storia del Victoria.

La fugace vita del fuggitivo

L'uomo era ricercato a livello internazionale da sette anni. Fuggito dall'Australia, si era stabilito in Grecia, dove la legge sulla prescrizione lo ha tutelato fino a questo momento. La sua cattura rappresenta non solo un traguardo per la giustizia, ma un momento di speranza per le famiglie delle vittime e la comunità di Melbourne, che attende giustizia da tempo immemorabile.

Il duplice omicidio che ha scosso Melbourne

La tragica scoperta delle vittime

Nel gennaio del 1977, Suzanne Armstrong, di 27 anni, e Susan Bartlett, di 28 anni, vennero scoperte senza vita nel loro appartamento a Melbourne. Un'atmosfera di orrore avvolse la città quando la polizia trovò le vittime in una pozza di sangue, segni di decine di coltellate sui loro corpi. Questo brutale crimine scatenò l'angoscia della comunità locale e sollevò interrogativi sul senso di sicurezza in una città che si considerava tranquilla.

L'impatto sulla comunità locale

L’omicidio di Armstrong e Bartlett suscitò una robusta risposta da parte delle autorità locali e della stampa. Poiché i dettagli dell’omicidio vennero resi noti, la paura si diffuse e le discussioni pubbliche sulla sicurezza giovanile e sul crimine violento emersero prepotentemente. Le famiglie delle vittime, distrutte dal dolore, chiedevano giustizia e risposte che tardarono ad arrivare. Le indagini proseguirono per anni, segnando la storia criminale dello Stato australiano.

Le indagini riaperte e la ricompensa

Un caso che non si è mai chiuso

Nonostante il passare del tempo, il caso del duplice omicidio non è mai stato dimenticato. Nel 2017, le autorità australiane, nel tentativo di sollecitare nuove informazioni, hanno offerto una ricompensa di un milione di dollari australiani per chiunque avesse fornito elementi utili per risolvere questo ‘cold case’. La polizia dello Stato di Victoria, che considera questo crimine “assolutamente raccapricciante, orribile e frenetico”, ha voluto mantenere alta l’attenzione su una questione che rimaneva irrisolta.

La parola agli inquirenti

Il capo della polizia del Victoria, Shane Patton, ha dichiarato che, con l'arresto del sospettato, l'Australia avvierà le procedure di estradizione. L'uomo, se riconosciuto colpevole, dovrà affrontare il suo passato e le responsabilità legate a uno degli omicidi più efferati della storia australiana. Le prossime settimane saranno cruciali sia per la giustizia delle vittime sia per la chiusura di questo capitolo doloroso per la comunità di Melbourne.

Ultimo aggiornamento il 21 Settembre 2024 da Armando Proietti

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