Un uomo di 28 anni di origini nigeriane è finito in manette ad Arsiero, in provincia di Vicenza, per non aver rispettato il divieto di avvicinamento nei confronti della sua ex convivente. Il provvedimento era stato emesso dal Tribunale di Vicenza a seguito di accuse di maltrattamenti in famiglia, inserite nell’ambito di un codice rosso. L’arresto è stato effettuato dai carabinieri dopo una segnalazione al 112 che indicava una presenza sospetta in un complesso residenziale nel centro storico di Schio.
La detenzione e le procedure giudiziarie successive
Dopo l’arresto, l’uomo è stato portato presso la camera di sicurezza della caserma dei carabinieri in attesa dell’udienza per la convalida del fermo. Questa fase prevede la valutazione da parte del giudice della correttezza dell’arresto e l’eventuale conferma delle misure cautelari. L’udienza si svolgerà con modalità direttissime, una procedura che accelera i tempi del processo per reati particolarmente rilevanti come quelli connessi al codice rosso.
Il divieto di avvicinamento e il codice rosso
Il tribunale di Vicenza aveva già emesso un provvedimento che vietava all’uomo di avvicinarsi alla ex convivente, in seguito ad accuse per maltrattamenti in famiglia. Questo tipo di misure costituisce uno strumento previsto per tutelare le vittime da situazioni di pericolo, specie quando si tratta di violenza domestica o minacce reiterate.
Nel 2025, questi dispositivi vengono eseguiti con particolare attenzione dalle forze di polizia, proprio per evitare il ripetersi di episodi violenti o intimidatori. Il caso in questione rientra nella categoria delle violazioni di provvedimenti cautelari, uno scenario che, nonostante gli avvertimenti, mostra ancora frequenti situazioni di rischio per le persone offese.
La segnalazione al 112 e l’intervento dei carabinieri
I fatti sono accaduti in una zona centrale di Schio, dove alcuni residenti hanno notato la presenza di un individuo che non doveva trovarsi in quel luogo e hanno immediatamente avvisato la centrale operativa dei carabinieri di Schio. La telefonata ha fatto scattare un intervento immediato. Una pattuglia si è recata sul posto, scoprendo che l’uomo segnalato era proprio il 28enne nigeriano, che, in violazione di un divieto giudiziario, si trovava all’interno del complesso abitativo.
L’uomo era in compagnia dell’ex convivente, con la quale aveva una misura restrittiva da rispettare. Le forze dell’ordine hanno quindi constatato la presenza proibita e hanno proceduto al fermo, inserendo il caso nel contesto delle violazioni legate ai provvedimenti disposti per reati di codice rosso.
Il ruolo delle forze dell’ordine nel contrasto ai maltrattamenti in famiglia
Questo intervento dei carabinieri di Arsiero e Schio riflette l’impegno che da anni le forze dell’ordine dedicano alla prevenzione e alla risposta rapida in casi di maltrattamenti familiari. La segnalazione tempestiva dei cittadini è uno dei passaggi chiave per intervenire con efficacia sul territorio e applicare i provvedimenti giudiziari.
In particolare, le pattuglie sono addestrate a riconoscere le situazioni dove il rischio è elevato, come quelle legate a codici rossi, e ad agire per proteggere le persone coinvolte. Anche se esistono misure restrittive, capita che alcuni individui le violino; in questi casi l’arresto e la successiva valutazione del tribunale servono a ristabilire la sicurezza.
I maltrattamenti in famiglia continuano a rappresentare un fenomeno complesso, ma la collaborazione tra cittadini, forze dell’ordine e magistratura rimane essenziale per contenere e ridurre questi episodi nelle comunità locali.