Arrestato il marito di Nicoleta Rotaru per omicidio aggravato: ritrovamenti inediti riaprono il caso

Arrestato il marito di Nicoleta Rotaru per omicidio aggravato: ritrovamenti inediti riaprono il caso

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Arrestato il marito di Nicoleta Rotaru per omicidio aggravato: ritrovamenti inediti riaprono il caso - Gaeta.it

La vicenda di Nicoleta Rotaru, una donna di 37 anni trovata morta nella doccia di casa ad Abano Terme, sta prendendo una nuova direzione dopo un anno di indagini. Inizialmente considerato un suicidio, il suo decesso ha sollevato nuovi interrogativi e, ora, il marito Erik Zorzi è stato arrestato con l’accusa di omicidio aggravato. Questo articolo esplora i dettagli del caso, l’evoluzione dell’inchiesta e gli sviluppi legali in corso.

Circostanze del decesso di Nicoleta Rotaru

Nicoleta Rotaru fu trovata senza vita il 2 agosto 2023, con una cintura di pelle attorno al collo, nella doccia del suo appartamento ad Abano Terme. A prima vista, le circostanze apparivano compatibili con un suicidio. La chiamata ai soccorsi, effettuata dal marito, avvenne in un contesto di apparente emergenza. Tuttavia, i successivi accertamenti hanno sollevato dubbi significativi sul reale andamento dei fatti.

L’intervento dei soccorritori fu tempestivo, ma all’arrivo si trovarono di fronte a una scena inquietante. La donna giaceva rannicchiata a terra, con evidente segni di costrizione sul collo. I medici legali confermarono che i solchi erano coerenti con una pressione esercitata da un oggetto come una cintura. Questo elemento inizialmente trascurato ha dato impulso a una revisione delle prime ipotesi formulate sulla sua morte.

Nei mesi successivi, sono emerse ulteriori testimonianze dalle persone vicine alla coppia. Voci di ripetuti litigi e tensioni familiari hanno gettato una luce nuova sulla relazione tra Nicoleta e Erik. Proprio la continua conflittualità aveva portato Nicoleta a considerare di lasciare il marito, un elemento che assume una rilevanza cruciale nell’analisi delle dinamiche di violenza domestica.

La chiave dell’inchiesta: la registrazione audio

Un punto di svolta nell’inchiesta è stata la scoperta e l’analisi di una registrazione audio salvata sul cellulare di Nicoleta. Gli investigatori dei Carabinieri, a seguito di perizie tecniche, hanno accertato l’esistenza di un confronto acceso tra i coniugi, seguito da rumori di lotta che hanno insinuato la possibilità di un omicidio. Questo materiale audio, fondamentale per la ricostruzione dei fatti, ha evidenziato un’aggressione fisica e ha spostato l’asse dell’indagine.

La registrazione ha rivelato non solo uno scambio di parole animate, ma anche suoni che sembravano indicare una lotta per la supremazia fisica. Gli esperti hanno dichiarato che tali elementi sonori sono compatibili con quanto accaduto nella fase finale del confronto. La capacità di registrare la situazione invece di cercare aiuto, suggestivamente, potrebbe suggerire che Nicoleta avesse preso coscienza della gravità della situazione e stesse cercando di proteggere se stessa e le sue figlie.

Questa nuova evidenza ha spinto gli investigatori a riesaminare l’intero caso, conducendo a interrogatori più mirati e approfonditi nei confronti di Erik Zorzi.

L’arresto e l’udienza preliminare

La notizia dell’arresto di Erik Zorzi ha scosso Abano Terme e le comunità vicine. Il presidente della corte ha fissato per il 17 settembre la data dell’udienza preliminare, dove si svolgerà una prima valutazione delle prove raccolte e dell’accusa di omicidio aggravato. Le accuse contro Zorzi non si limitano solo alla morte della moglie, ma si estendono alle circostanze di violenza domestica che potrebbero aver alimentato il tragico evento.

La difesa, come anticipato, porterà avanti una linea di difesa che avrà l’obiettivo di contestare le evidenze presentate contro Zorzi. La questione principale riguarderà la validità delle prove audio e il contesto in cui sono emerse. Gli avvocati di Zorzi hanno già espresso l’intenzione di chiedere ulteriori analisi tecniche della registrazione e di esaminare la legalità della raccolta delle prove.

Il caso di Nicoleta Rotaru rappresenta un doloroso esempio delle complessità legate alla violenza domestica e alle sfide legali dell’accertamento della verità. Con centinaia di persone a seguire il processo, la società avrà l’opportunità di riflettere sull’importanza della protezione delle vittime e del sostegno a chi vive situazioni di abuso.

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