Arrestato il presunto assassino di Sara Campanella: un caso che scuote Messina

Arrestato il presunto assassino di Sara Campanella: un caso che scuote Messina

Sara Campanella, studentessa di Messina, è stata accoltellata dal suo compagno di corso dopo mesi di comportamenti ossessivi. Il presunto assassino è accusato di omicidio pluriaggravato.
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Arrestato il presunto assassino di Sara Campanella: un caso che scuote Messina - Gaeta.it

La triste vicenda di Sara Campanella, giovane studentessa accoltellata a Messina, ha colpito profondamente la comunità locale. Il presunto assassino, un ragazzo di 27 anni originario di Noto , è stato identificato come compagno di corso della vittima all’Università di Messina. L’accusa che grava su di lui è di omicidio pluriaggravato. La sua identificazione è avvenuta grazie all’analisi dei filmati delle telecamere e alle testimonianze di chi la conosceva. Le autorità stanno attualmente esaminando le comunicazioni elettroniche tra i due per approfondire la natura della loro interazione.

Indicazioni sulle attenzioni nei confronti della vittima

Durante una recente conferenza stampa, il procuratore capo Antonio D’Amato ha reso nota la pregressa ossessione del presunto assassino nei confronti di Sara. Secondo quanto riportato, il giovane aveva mostrato comportamenti invadenti e preoccupanti per oltre due anni. Le attenzioni che rivolgeva a Sara non erano state mai denunciate come minacce concrete, nonostante i compagni di corso avessero descritto i suoi atteggiamenti come morbosi, creando disagio. Queste informazioni stanno ora alimentando le indagini sulla questione, alla ricerca di eventuali segnali premonitori che avrebbero potuto suggerire un’evoluzione più drammatica della situazione.

Gli investigatori stanno esaminando i dispositivi elettronici di entrambi, per appurare la frequenza delle loro comunicazioni e capire se ci fossero stati episodi che potessero indicare un’ulteriore escalation.

La dinamica dell’omicidio: le ultime ore di Sara

Il tragico evento è avvenuto il pomeriggio dell’omicidio, quando Sara, sentendo il giovane sulle sue tracce, ha avvertito un’amica con queste parole: “Dove siete che sono con il malato che mi segue.” Dopo aver atteso l’autobus in viale Gazzi, per recarsi a lezione, è stata seguita dal 27enne. Alcuni testimoni hanno riferito di aver assistito a una discussione accesa tra i due, che è rapidamente sfociata in una violenza ingiustificata. Pare che Sara avesse rifiutato l’ennesimo tentativo di avvicinamento da parte del giovane, provocando la sua reazione violenta. Le sue ultime parole, “Basta, lasciami basta,” sarebbero state pronunciate pochi istanti prima di subire due coltellate, una al collo e una alla scapola.

Dopo l’aggressione, l’assassino ha abbandonato la scena, mentre Sara ha tentato disperatamente di allontanarsi, accasciandosi poco dopo in un lago di sangue.

L’intervento dei soccorsi e l’attuale stato delle indagini

Quando i sanitari del 118 sono giunti, Sara era priva di conoscenza. Nonostante i tentativi di rianimazione e il trasporto d’urgenza al Policlinico di Messina, è deceduta a causa di un arresto cardiaco dovuto alla grave emorragia. Le autorità stanno continuando le indagini per rintracciare l’arma utilizzata nel delitto e raccogliere ulteriori prove per sostenere l’accusa.

Le prime informazioni suggeriscono che il presunto killer avesse atteso l’arrivo di Sara nei pressi dell’ospedale, pedinandola fino al luogo dell’aggressione, evidenziando una pianificazione inquietante. Con l’avanzare delle indagini, la comunità di Messina attende notizie e risposte su un caso che ha sollevato molte domande e una forte indignazione.

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