Arrestato in Albania giovane ricercato per violenza su anziana a Genova nel 2021: preso a Fier

Arrestato in Albania giovane ricercato per violenza su anziana a Genova nel 2021: preso a Fier

Un giovane albanese latitante per violenza sessuale e furto a Genova nel 2021 è stato arrestato a Fier grazie alla cooperazione tra carabinieri italiani e polizia albanese, in attesa di estradizione.
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Un giovane albanese, condannato a 6 anni per violenza sessuale e altri reati commessi a Genova nel 2021, è stato arrestato in Albania dopo anni di latitanza grazie alla cooperazione internazionale e sarà estradato in Italia per scontare la pena. - Gaeta.it

Un giovane albanese è stato arrestato in Albania dopo essere stato latitante per anni in seguito a una grave aggressione a Genova nel 2021. La vicenda riguarda un episodio di violenza sessuale avvenuto ai danni di una donna di 75 anni all’interno di un autobus e nella sua abitazione.

Il caso risale all’agosto del 2021, quando a Genova un uomo di vent’anni di origine albanese aveva avvicinato con insistenza una donna anziana su un mezzo pubblico. Dopo le avance indesiderate, l’aggressore aveva seguito la vittima fino alla sua abitazione. Lì si era introdotto senza permesso, aggredendola con un pugno al volto e abusando di lei. Al termine della violenza, aveva sottratto il telefono della donna prima di fuggire.

I carabinieri avevano subito avviato le indagini e, grazie a una intensa attività investigativa, erano riusciti a identificare il responsabile, che era già noto alle forze dell’ordine per altri reati. Il processo si era concluso con una condanna definitiva a 6 anni di carcere per violenza sessuale, lesioni personali e furto aggravato.

Nonostante la sentenza, il giovane si era reso irreperibile, rendendo necessaria una collaborazione internazionale per rintracciarlo. Le indagini hanno permesso di risalire alla sua posizione a Fier, in Albania. A quel punto le autorità italiane hanno chiesto un mandato d’arresto europeo. La polizia albanese ha quindi provveduto a fermare il 23enne, che ora sarà estradato per scontare la pena.

dettagli dell’aggressione a genova

episodi chiave dell’aggressione

Nel dettaglio, l’aggressione era avvenuta in un autobus cittadino genovese in pieno giorno, un episodio che aveva generato grande sdegno in città. Il giovane aveva rivolto alla donna avance insistenti e offensive, provocando un profondo stato d’ansia nella vittima. Quando la donna era scesa dal mezzo, l’aggressore l’aveva seguita per strada fino all’appartamento.

Una volta entrato nell’abitazione con la forza, l’uomo aveva sferrato un pugno alla vittima, provocandole una ferita al volto. Successivamente aveva commesso una violenza sessuale, un atto che aveva lasciato segnali fisici e psicologici profondi. Dopo l’aggressione, aveva rubato il cellulare della donna fuggendo così dalla scena del crimine.

L’intervento dei carabinieri immediatamente dopo la denuncia era stato decisivo per ricostruire la dinamica e assicurare l’identità del responsabile. Furono ascoltati testimoni e analizzate immagini di videosorveglianza che hanno confermato la presenza del giovane.

percorso giudiziario e latitanza

Il processo contro il giovane albanese si era concluso con una condanna a 6 anni e diversi mesi di carcere per vari reati fra cui violenza sessuale aggravata, furto aggravato e lesioni personali. La sentenza definitiva della Corte d’Appello di Genova aveva confermato la gravità dell’accaduto e la pena da scontare.

Nonostante la condanna, l’uomo si era già reso irreperibile prima dell’esecuzione della misura detentiva. Le forze dell’ordine italiane hanno quindi avviato una ricerca estesa, anche grazie ai canali europei di cooperazione giudiziaria internazionale.

Il caso aveva richiesto misure attente, vista la difficoltà nel localizzare il ricercato in un altro Paese. L’Unione Europea disciplina da tempo procedure per emettere mandati d’arresto transnazionali per casi come questo.

A seguito di accertamenti, la presenza del giovane a Fier, città situata nel sud dell’Albania, è stata confermata.

arresto in albania e iter successivo

Gli agenti della polizia locale di Fier hanno arrestato il 23enne su mandato europeo. L’arresto è stato possibile grazie alla cooperazione tra carabinieri italiani e autorità albanesi, che hanno condiviso informazioni e dettagli dell’indagine.

L’operazione si inserisce in una serie di azioni congiunte volte a fermare malviventi che cercano rifugio nei Paesi dell’Est Europa, dove la legislazione e i tempi procedurali possono rallentare i processi italiani.

Ora il giovane sarà estradato in Italia per scontare la pena detentiva inflitta dalla Corte d’appello di Genova. L’arresto è stato comunicato ufficialmente dai carabinieri che hanno seguito il processo investigativo e giudiziario dall’inizio.

L’episodio evidenzia l’importanza della collaborazione internazionale tra forze dell’ordine nell’affrontare reati gravi, soprattutto quando i responsabili tentano di sottrarsi alla giustizia oltre confine.

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