Un presunto criminale di origine romena, già condannato per una rapina impropria, è stato arrestato a Suceava, in Romania, dopo essere evaso dal carcere di Napoli-Secondigliano. La sua cattura, avvenuta a distanza di mesi dal momento della fuga, è il risultato di un’articolata indagine condotta dalla Procura di Nocera Inferiore, in provincia di Salerno, che ha dato importanti frutti grazie anche alla cooperazione internazionale tra le forze di polizia.
La fuga dal carcere e la condanna
L’uomo, di cui non vengono fornite le generalità , aveva ricevuto una condanna definitiva di due anni, tre mesi e 26 giorni di reclusione. Dallo scorso 8 agosto, concesso in regime di semilibertà per un’attività lavorativa, non era tornato in carcere al termine del suo turno. Questo evento ha immediatamente attirato l’attenzione delle autorità penitenziarie, che hanno avviato le operazioni di ricerca per rintracciarlo. La fuga ha destato non poche preoccupazioni, considerando il suo profilo criminale e il livello di pericolosità .
Le indagini e la cooperazione internazionale
Le indagini per risalire al latitante hanno visto un attivo coinvolgimento del Nucleo Investigativo regionale della polizia penitenziaria di Napoli. Grazie a sofisticate tecniche di analisi del web e ad altre metodologie investigative, è stato possibile recuperare informazioni utili che hanno delineato la localizzazione dell’uomo. Parallelamente, il servizio Scip-Divisione Sirene ha avviato un protocollo di cooperazione internazionale, attivando le reti necessarie per l’individuazione del fuggitivo. Attraverso Eurojust, ente europeo dedicato alla cooperazione nella giustizia penale, le operazioni sono state coordinate a livello europeo per facilitare l’arresto del latitante.
L’arresto in Romania e le prossime fasi
L’arresto del detenuto è avvenuto in tempi brevi, mostrando l’efficacia della strategia di collaborazione tra forze dell’ordine europee. Attualmente, il latitante si trova nelle mani delle autorità romene, che stanno procedendo a gestire le pratiche necessarie per la sua estradizione in Italia. L’operazione rappresenta un esempio emblematico di come i vari organi di polizia, sia nazionali che internazionali, possano operare in sinergia per affrontare la questione della latitanza e del crimine transnazionale.
Con questa cattura, le autorità italiane riaffermano la propria determinazione a perseguire i detenuti evasi, garantendo la sicurezza e il rispetto della legge anche oltre i confini nazionali. La luce dei riflettori resta ora puntata sulle prossime tappe di questo caso, in particolare sul processo di estradizione e sulle eventuali conseguenze legali per il soggetto in attesa di un nuovo giudizio.
Ultimo aggiornamento il 12 Dicembre 2024 da Marco Mintillo