Arrestato in Ucraina l'ex patron della Lucchese calcio, Hadj Ahmad Fouzi, latitante da un anno

Arrestato in Ucraina l’ex patron della Lucchese calcio, Hadj Ahmad Fouzi, latitante da un anno

L’arresto di Hadj Ahmad Fouzi, ex presidente della Lucchese calcio, segna un’importante svolta nelle indagini per bancarotta e corruzione. Ora si attende l’estradizione in Italia.
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Arrestato in Ucraina l'ex patron della Lucchese calcio, Hadj Ahmad Fouzi, latitante da un anno - Gaeta.it

L’arresto di Hadj Ahmad Fouzi, noto imprenditore siriano e ex presidente della Lucchese calcio, segna una svolta significativa nelle indagini dei Carabinieri di Genova. L’uomo, considerato latitante da più di un anno, è stato localizzato a Kiev grazie alla collaborazione con le autorità ucraine. La sua storia è segnata da una serie di condanne per reati gravi, tra cui bancarotta fraudolenta e corruzione internazionale, che hanno portato alla sua fugace fuga e successiva cattura.

Le accuse e le condanne pesanti su Hadj Ahmad Fouzi

La carriera di Fouzi nel mondo del calcio si è intrecciata con gravi problemi legali. Nel 2015, il Tribunale di Genova lo aveva condannato a due anni e mezzo di reclusione per bancarotta fraudolenta e corruzione internazionale. Oltre alla pena detentiva, la giustizia ha disposto la confisca di oltre 248 mila euro, un intervento che evidenzia la gravità delle sue azioni. A questa condanna si aggiunge anche quella inflitta a sua moglie, Alisa Pilipenko, anch’essa coinvolta nel crac della Lucchese, per la quale la giustizia ha deciso di infliggerle otto anni di carcere. La storia di Fouzi non si ferma qui; già prima, nel 2014, un’altra vicenda di bancarotta, quella della società Katex Italia, lo aveva portato a ricevere una pena di sei anni di reclusione.

L’operazione che ha portato all’arresto di Fouzi

L’operazione che ha condotto all’arresto di Fouzi si è sviluppata attraverso un attento monitoraggio delle sue attività finanziarie. I Carabinieri genovesi, seguendo le tracce della sua famiglia, hanno scoperto che la figlia di Fouzi era tornata in Italia. Questo elemento ha attivato un’operazione di controllo dei movimenti economici, che ha condotto gli investigatori a localizzare Fouzi in Ucraina. Dopo aver confermato la sua presenza a Kiev, si è chiesta l’emissione di un mandato di arresto internazionale, portando all’arresto nei giorni scorsi.

La situazione attuale e la possibile estradizione

Ora che Fouzi è stato arrestato, le autorità competenti si preparano a gestire la sua estradizione in Italia. Attualmente, l’ex patron della Lucchese deve scontare ancora quattro anni, tre mesi e diciannove giorni di pena per i reati contestati. L’iter di estradizione avrà ovviamente delle tempistiche legate ai protocolli internazionali, ma il suo arresto rappresenta un passo significativo verso la giustizia per i crac che ha orchestrato. La storia di Fouzi è un campanello d’allarme per il settore calcistico e commerciale, ponendo l’accento sull’importanza della trasparenza e della legalità nelle operazioni imprenditoriali, specialmente in un ambito così visibile come quello sportivo.

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