Un uomo di 36 anni, ricercato da oltre un mese con un ordine di carcerazione per reati di droga, è stato catturato dai carabinieri della Compagnia di Civitanova Marche in un bed and breakfast ora risultato abusivo. L’operazione, avvenuta all’alba, ha portato anche alla denuncia dei titolari della struttura.
L’arresto del latitante
La vicenda si è svolta nella mattinata di ieri, quando i militari dell’Arma sono riusciti finalmente a rintracciare il latitante, il quale si era reso irreperibile dal mese di luglio. Attivando un’operazione di monitoraggio, i carabinieri hanno effettuato una serie di appostamenti, raccogliendo informazioni sulle sue abitudini e sul luogo in cui si stava nascondendo. La pazienza e la meticolosità delle indagini hanno permesso di individuare il bed and breakfast situato alla periferia di Civitanova Marche, dove l’uomo si rifugiava.
Il soggetto, un cittadino italiano, era ricercato per una condanna che prevede quattro anni di reclusione a causa di reati legati allo spaccio di droga. Al momento della cattura, l’uomo è stato trovato nel sonno e il suo arresto è avvenuto senza incidenti. Dopo l’operazione, il latitante è stato trasferito presso il carcere di Fermo, dove inizierà a scontare la pena.
Scoperta dell’attività abusiva
Oltre all’arresto del ricercato, la stessa operazione ha messo in luce un’importante irregolarità nel settore dell’ospitalità. Durante i controlli effettuati, infatti, i carabinieri hanno accertato che il bed and breakfast non era in possesso delle necessarie autorizzazioni per operare. Questo ha sollevato interrogativi sulla legalità della struttura, che sarebbe stata attiva nonostante l’assenza di titoli adeguati.
Le autorità hanno provveduto a segnalare i titolari del bed and breakfast agli organi competenti per le dovute sanzioni. L’episodio solleva la questione della sicurezza e della legalità di alcune attività ricettive che, al fine di guadagnare, possono operare al di fuori delle normative imposte. Si tratta di una problematica che richiede un’attenzione particolare da parte delle autorità locali e delle forze dell’ordine.
Indagini in corso
Le autorità competenti stanno attualmente conducendo indagini più approfondite per ricostruire il periodo di latitanza del 36enne. È importante chiarire non solo come e dove si sia nascosto, ma anche per identificare eventuali complicità che potrebbero averlo assistito durante la sua fuga dalla giustizia. Gli inquirenti cercheranno di capire se ci siano stati individui che hanno fornito supporto pratico, come luoghi di soggiorno o assistenza economica, per sfuggire alle forze dell’ordine.
Questa operazione svolta dai carabinieri rappresenta un esempio delle attività di controllo e monitoraggio che il corpo militare sta portando avanti per garantire la sicurezza e la legalità nel territorio di Civitanova Marche. La collaborazione tra le forze dell’ordine e la comunità è cruciale affinché episodi di illegalità come questo vengano prevenuti in futuro.