Arrestato l’ex boss pugliese Salvatore Annacondia: tentava di estorcere denaro a un imprenditore marchigiano

Arrestato l’ex boss della malavita pugliese Salvatore Annacondia, noto come “Manomozza”, per tentativo di estorsione a un imprenditore marchigiano, evidenziando la persistente minaccia del crimine organizzato nella regione.
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Arrestato l'ex boss pugliese Salvatore Annacondia: tentava di estorcere denaro a un imprenditore marchigiano - Gaeta.it

Un importante intervento della polizia ha portato all’arresto dell’ex boss della malavita pugliese Salvatore Annacondia, conosciuto con il soprannome di “Manomozza”. La cattura, avvenuta sulla costa maceratese, ha messo in evidenza un tentativo di estorsione nei confronti di un imprenditore di Fermo. L’operazione arriva dopo che la vittima ha segnalato la situazione alle autorità, evidenziando come il crimine organizzato continui a solcare il territorio marchigiano.

Il profilo di Salvatore Annacondia

Salvatore Annacondia, settantenne originario di Trani, è un personaggio di spicco nella malavita pugliese. Il suo percorso criminale è caratterizzato da numerosi episodi di violenza e intimidazione, con un passato che lo colloca al centro di una rete di crimine organizzato. Si stima che Annacondia sia stato coinvolto in circa settanta omicidi, un dato che evidenzia la sua pericolosità e l’impatto delle sue azioni nel contesto della criminalità italiana.

Negli ultimi anni, dopo una lunga vita passata lontano dalla legalità, Annacondia aveva cercato di stabilirsi in modo più pacifico a Civitanova Marche e precedentemente a Porto San Giorgio. Tuttavia, la sua presenza continuava ad incutere timore e a sollevare interrogativi sulla sicurezza e sulla capacità delle forze dell’ordine di monitorare e gestire potenziali reati di estorsione e minacce.

Dettagli sull’estorsione

L’episodio di estorsione che ha condotto all’arresto di Annacondia ha visto protagonista un imprenditore del fermano, che ha ricevuto minacce di morte da parte dell’ex boss. La richiesta economica, che ammonterebbe a diverse migliaia di euro, costituisce un chiaro esempio delle modalità di operare della malavita, sempre attenta a sfruttare le vulnerabilità di chi potrebbe risultare più debole.

La vittima, rendendosi conto della gravità della situazione, ha deciso di denunciare l’accaduto presso la questura di Fermo. Questo gesto ha dimostrato determinazione e coraggio, proponendosi come un segnale importante nella lotta contro l’intimidazione e la violenza. La polizia ha quindi programmato un’operazione di monitoraggio e intervento per fermare Annacondia durante l’incontro con l’imprenditore, stabilendo un piano che ha garantito la sicurezza della vittima e l’efficacia dell’arresto.

L’intervento della polizia

Il blitz della polizia, che ha portato all’arresto di Salvatore Annacondia, è avvenuto in un clima di crescente vigilanza da parte delle forze dell’ordine nella lotta contro l’estorsione e la criminalità organizzata. Gli agenti, dopo aver ricevuto la denuncia e aver monitorato la situazione, si sono presentati all’incontro fissato tra la vittima e l’ex boss, agendo in modo strategico e coordinato.

L’operazione è stata condotta con l’obiettivo di garantire la sicurezza sia dell’imprenditore che dei cittadini. Grazie alla prontezza nella risposta e alla collaborazione tra le diverse unità di polizia, le forze dell’ordine sono riuscite a fermare uno dei più noti criminali della malavita pugliese, dimostrando così l’impegno costante nella lotta contro qualsiasi forma di estorsione.

Le indagini continueranno per cercare di chiarire ulteriori dettagli sul tentativo di estorsione e sull’eventuale coinvolgimento di altre persone o gruppi. La cattura di Annacondia rappresenta quindi un passo significativo nella lotta contro la criminalità organizzata nella regione, con l’auspicio che simili eventi possano essere ridotti in futuro.

Ultimo aggiornamento il 1 Ottobre 2024 da Sara Gatti

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