Arrestato Salvatore Mari, latitante pericoloso con legami con il clan Abbinante: 500 grammi di droga e denaro sequestrati

Arrestato Salvatore Mari, latitante pericoloso con legami con il clan Abbinante: 500 grammi di droga e denaro sequestrati

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Arrestato Salvatore Mari, latitante pericoloso con legami con il clan Abbinante: 500 grammi di droga e denaro sequestrati - Gaeta.it

Salvatore Mari, noto come “o’ tenente”, è stato arrestato dai carabinieri del comando provinciale di Napoli dopo essere stato inserito tra i “latitanti pericolosi” dal Ministero dell’Interno il 19 luglio. Mari, 47 anni, si era rifugiato in una villetta a Castel Volturno, in provincia di Caserta, e durante l’operazione sono state arrestate altre sei persone per favoreggiamento. Questo articolo analizza i dettagli dell’operazione di arresto, il contesto del traffico di droga e il profilo di Mari.

Operazione di arresto dei carabinieri

La cattura del latitante

L’operazione dei carabinieri ha avuto luogo nella notte, quando il personale del nucleo investigativo, supportato dalla compagnia Stella, ha rintracciato Mari a Giugliano in Campania. L’indagine ha condotto i militari a seguire i suoi movimenti fino a Via Ripuaria, dove viaggiava a bordo di una mini cooper gialla, affiancato da due uomini incensurati. La cattura si è rivelata complicata: i carabinieri hanno dovuto intercettare anche un’altra auto, che fungeva da staffetta, contenente ulteriori complici.

Le forze dell’ordine hanno utilizzato una combinazione di tecniche investigative tradizionali e web patrolling per localizzare e arrestare il ricercato. Una volta immobilizzata l’auto con Mari a bordo, sono state effettuate ulteriori operazioni di ricerca per rintracciare il suo rifugio, che si è rivelato una villetta in Castel Volturno.

Favoreggiamento e complici

Il fermo di Salvatore Mari ha portato anche alla denuncia di sei altre persone coinvolte nel suo favoreggiamento, tutte considerate complici del latitante. Questi individui hanno fornito protezione e supporto durante il periodo clandestino. Il loro arresto rappresenta un importante passo per le autorità nel contrastare non solo la latitanza di Mari, ma anche la rete di protezione che lo sosteneva.

Il contesto del crimine organizzato

Affiliato al clan Abbinante

Salvatore Mari è sospettato di avere legami con il clan Abbinante, una delle organizzazioni criminali più influenti della regione. Inizialmente, si era ipotizzato che potesse nascondersi nel rione Monterosa, ma gli spostamenti costanti hanno reso difficile la sua cattura. La duratura presenza del clan Abbinante nel territorio non solo ha fornito rifugio, ma ha anche facilitato operazioni illecite, incluse attività di traffico di droga.

Le indagini sui legami di Mari con i clan locali sono fondamentali per comprendere la struttura del crimine organizzato nell’area. La sua cattura è un segnale forte da parte delle forze dell’ordine, prevenendo ulteriori attività illegali e colpendo il tessuto connettivo di queste organizzazioni.

Traffico di droga e beni sequestrati

Durante l’operazione di arresto, i carabinieri hanno rinvenuto nella villa di Castel Volturno un vero e proprio arsenale di attività illecite. Oltre a Salvatore Mari, sono stati fermati due complici. All’interno della villetta sono stati sequestrati 500 grammi di marijuana, una somma cospicua di denaro contante ammontante a 9.920 euro, strumenti come un lampeggiante e manette, oltre a finte palette delle forze dell’ordine e parti di uniformi simili a quelle delle forze di polizia.

Il ritrovamento di tali beni suggerisce un’organizzazione criminale ben strutturata e operante nel traffico di stupefacenti, mettendo in luce l’importanza di attività investigative combinate con operazioni sul campo. L’intervento delle forze dell’ordine non solo ha neutralizzato un latitante, ma ha anche portato alla luce il livello di ingerenza e pericolosità del crimine organizzato regionale.

L’importanza della cooperazione delle forze dell’ordine

Strategie investigative integrate

Il caso di Salvatore Mari dimostra come la cooperazione tra vari reparti delle forze dell’ordine sia cruciale nella lotta contro la criminalità organizzata. Le tecniche di investigazione utilizzate, che uniscono il web patrolling a metodologie più tradizionali, evidenziano una crescente sofisticazione nell’approccio per individuare e catturare i latitanti.

Le operazioni come quella effettuata dai carabinieri non solo fanno aumentare il deterrente contro il crimine, ma creano anche un clima di fiducia tra i cittadini e le istituzioni che vigilano per la loro sicurezza. La lotta contro il traffico di droga, oltre a battere mafie localizzate, richiede un impegno a lungo termine che viene costantemente supportato dalle indagini e dall’applicazione della legge.

Le forze dell’ordine continueranno a monitorare la situazione per prevenire la fuga di latitanti e ulteriori attività illecite, perseguendo una strategia che combina prevenzione e repressione.

  • Donatella Ercolano

    Donatella Ercolano è una talentuosa blogger che collabora con il sito Gaeta.it, dove si occupa principalmente di temi culturali e sociali. Originaria di Napoli, Donatella ha portato il suo amore per la cultura e la società fino a Gaeta, dove ha trovato un'audience dedicata e interessata. Con una formazione accademica in Sociologia, la sua analisi sui fenomeni sociali attraverso la lente dei media è acuta e ben argomentata. Nelle sue pubblicazioni, Donatella affronta argomenti vari come l'evoluzione culturale, l'impatto delle tecnologie sulla società, e le questioni di genere, sempre con uno stile chiaro e provocatorio. La sua capacità di rendere temi complessi accessibili e intriganti ha fatto di lei una voce molto seguita e rispettata su Gaeta.it.

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