Arrestato un 23enne a Latina per lesioni permanenti a un 32enne detenuto agli arresti domiciliari

Arrestato un 23enne a Latina per lesioni permanenti a un 32enne detenuto agli arresti domiciliari

Un 23enne di Latina arrestato per aver aggredito brutalmente un 32enne agli arresti domiciliari, infliggendogli lesioni permanenti. Indagini in corso per identificare il complice coinvolto nell’attacco.
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Arrestato un 23enne a Latina per lesioni permanenti a un 32enne detenuto agli arresti domiciliari - Gaeta.it

Mercoledì pomeriggio, le forze dell’ordine di Latina hanno eseguito il fermo di un giovane di 23 anni, già noto alle autorità per il suo passato criminale. Il ragazzo è accusato di aver inflitto lesioni permanenti al volto di un 32enne che si trovava agli arresti domiciliari, in un’azione svolta insieme a un complice, il cui nome è ancora da identificare.

La dinamica dell’aggressione

L’episodio è avvenuto la sera del primo aprile, quando il 32enne era in casa. I due aggressori hanno suonato alla sua porta, riuscendo ad entrare nell’abitazione con un metodo ingannevole. Una volta all’interno, uno dei due ha colpito la vittima con un pugno sul viso, provocando subito una violenta colluttazione. Durante la rissa, uno degli aggressori ha morso l’orecchio del 32enne, causando il distacco parziale del membro. Dopo il brutale assalto, i due si sono dati alla fuga, lasciando la vittima in condizioni critiche.

Intervento delle forze dell’ordine

Immediatamente dopo l’aggressione, è intervenuta la Squadra Volante della polizia, che ha prestato assistenza alla vittima ferita. Era evidente la gravità della situazione, infatti, il 32enne ha ricevuto le necessarie cure mediche per le lesioni subite. Gli agenti della Squadra Mobile, nel frattempo, hanno avviato un’intensa ricerca per rintracciare i due aggressori, che nel frattempo erano riusciti a dileguarsi. Le indagini hanno avuto esito positivo, con uno dei sospetti identificato e bloccato.

Conclusione delle indagini e arresto

Grazie alle informazioni raccolte e agli elementi di prova a disposizione, la polizia ha proceduto con il fermo del 23enne, portandolo in carcere dove rimarrà a disposizione dell’autorità giudiziaria. Le indagini sono attualmente sotto la supervisione del sostituto procuratore della Repubblica Marco Giancristofaro, che coordina l’inchiesta per fare luce sull’intero incidente e per identificare il secondo complice coinvolto nel reato. Gli sviluppi futuri dell’indagine verranno seguiti con attenzione, dato il grave crimine commesso e la violenza perpetrata sul giovane detenuto.

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