Arrestato un 23enne per maltrattamenti e tentata estorsione: dettagli sull'operazione di polizia a Fondi

Arrestato un 23enne per maltrattamenti e tentata estorsione: dettagli sull’operazione di polizia a Fondi

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Arrestato un 23enne per maltrattamenti e tentata estorsione: dettagli sull'operazione di polizia a Fondi - Gaeta.it

Le autorità di Fondi hanno recentemente arrestato un giovane di 23 anni di origine campana, accusato di gravi reati tra cui maltrattamenti in famiglia, tentata estorsione e minacce. Il provvedimento, eseguito dalla polizia locale, si è reso necessario a seguito di ripetute violazioni di misure cautelari precedentemente imposte. L’arresto evidenzia una situazione complessa che coinvolge dinamiche familiari tese e l’uso della violenza per ottenere denaro e soddisfare dipendenze personali.

Cronaca dei reati e delle violazioni delle misure cautelari

Gravi accuse di maltrattamenti e tentata estorsione

Il 23enne, già noto alle autorità per il suo comportamento violento, è stato arrestato per la prima volta il 22 giugno, quando la polizia ha raccolto evidenze sufficienti per accusarlo di maltrattamenti nei confronti di sua madre e di tentata estorsione ai danni del padre. Stando agli atti, il giovane avrebbe esercitato pressioni sui genitori, minacciando di morte e mostrando atteggiamenti aggressivi, come il tentativo di distruggere il portone di casa per ottenere denaro. Durante questo episodio, l’indagato avrebbe anche mimato un atto di violenza con una pistola, creando un clima di paura e tensione all’interno della famiglia.

Misure cautelari e la loro violazione

Dopo il primo arresto, il giudice per le indagini preliminari ha emesso una misura di divieto di avvicinamento alle vittime. Tuttavia, questo provvedimento non ha avuto l’effetto desiderato. Nonostante le restrizioni, il giovane ha continuato a contattare i genitori, mostrando una mancanza di rispetto per l’autorità giudiziaria e aggravando la sua posizione. Le violazioni sono state documentate dalla polizia, che ha sottolineato come l’indagato ricorresse a minacce e aggressioni fisiche per estorcere denaro, con l’intento di finanziare il suo consumo di droga e azzardo.

L’escalation della violenza e il ritorno alle manette

Aggressioni mirate e insistenti richieste di denaro

A una settimana dal divieto di avvicinamento, l’indagato ha continuato a manifestare un comportamento minaccioso. Il 1 luglio, la polizia ha arrestato nuovamente il 23enne dopo una serie di tentativi di avvicinamento ai suoi familiari, sempre motivati dalla richiesta di denaro. In questa occasione, il gip ha imposto un divieto di dimora a Fondi, successivamente violato dal giovane. Nonostante le reiterate misure restrittive, il giovane ha continuato a braccare i genitori, tentando di ottenere soldi con minacce e intimidazioni.

La decisione finale e l’arresto in carcere

Il 1 luglio, dopo l’ennesima violazione, il gip aveva optato per arresti domiciliari, ma questa misura è stata revocata per mancanza di idonei luoghi di detenzione. Il 23enne è stato poi segnalato per comportamenti ostili anche al di fuori della sua residenza, ed è stato oggetto di ammonimenti da parte del Questore della provincia di Latina. Nonostante tutto, il giovane è continuato a palesarsi ai genitori e a disturbarli, culminando in aggressioni il 28 e 30 luglio. A fronte di questi nuovi episodi di violenza, il gip è intervenuto con un ordine di carcerazione, ritenendo che solo la detenzione potesse mettere fine a questa spirale di abusi.

Dettagli sul trasferimento in carcere e sull’indagine in corso

Accoglienza in carcere

Dopo l’arresto, il 23enne è stato trasferito con urgenza nella casa circondariale di Latina, dove attualmente si trova a disposizione dell’autorità competente. L’operazione di polizia, coordinata dal vicequestore Raffaele Iasi, ha evidenziato l’impegno delle forze dell’ordine nel contrastare non soltanto la violenza domestica, ma anche le dinamiche di dipendenza che spesso alimentano situazioni simili. Le indagini proseguono per monitorare ulteriori sviluppi e garantire la sicurezza delle vittime coinvolte in questo caso.

Ultimo aggiornamento il 1 Agosto 2024 da Armando Proietti

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