Un episodio preoccupante di tentata truffa è avvenuto a Ischia, dove un ventenne originario della Guinea è stato arrestato per aver tentato di estorcere una somma ingente a un’anziana. Grazie a misure di prevenzione messe in atto dalle forze dell’ordine, la truffa è stata prontamente sventata, dimostrando quanto sia importante mantenere alta l’attenzione contro questi reati.
Il tentativo di truffa
Il principale protagonista di questa vicenda è Dore Souleymane, un ventenne originario della Guinea e residente a Castel Volturno. Già noto alle autorità per precedenti reati della stessa natura, Souleymane ha contattato telefonicamente un’anziana, fingendosi un amico di suo figlio. Nella telefonata, ha affermato che il figlio della donna era coinvolto in un grave incidente stradale, nel quale aveva investito una persona. Per assicurare la liberazione del ragazzo, il giovane ha chiesto ben 22.000 euro. Questo tipo di raggiro, purtroppo, è sempre più frequente e colpisce spesso le persone più vulnerabili.
Tuttavia, grazie a una crescente sensibilizzazione e alla formazione sulla prevenzione delle truffe, la donna ha iniziato a sospettare dell’inganno. Riconoscendo i segnali di una possibile truffa, ha deciso di contattare i Carabinieri. Questo gesto ha fornito l’opportunità alle forze dell’ordine di intervenire rapidamente.
L’intervento delle forze dell’ordine
La centrale operativa dei Carabinieri ha subito attivato un piano per affrontare la situazione. Un’unità si è appostata nei pressi dell’abitazione della vittima, in attesa dell’incontro con il truffatore. Grazie a questa preparazione, le forze dell’ordine sono riuscite a mantenere il controllo della situazione.
Pochi minuti dopo l’arrivo del ventenne, è avvenuto il fermo. Souleymane si è avvicinato all’abitazione della donna per concordare il pagamento richiesto. Appena si è reso conto della presenza dei Carabinieri, ha tentato una fuga attraverso una pineta vicina. Ma il suo tentativo è stato vano: è stato bloccato e arrestato sul posto. Le indagini hanno anche rivelato, attraverso l’analisi del suo smartphone, la presenza di messaggi che confermavano la sua intenzione di truffare.
Le indagini e la posizione del giovane
Attualmente, le indagini proseguono per individuare eventuali complici che potrebbero aver assistito Souleymane nel suo piano di truffa. Questo caso sottolinea l’importanza della vigilanza collettiva e della collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine nella lotta contro le truffe, specie quelle che prendono di mira le persone più fragili.
Dore Souleymane, nel mentre, è stato portato in carcere e attende il giudizio. Con questo arresto, le autorità sperano non solo di fermare questo specifico tentativo di truffa, ma anche di inviare un messaggio forte e chiaro riguardo la tolleranza zero verso questo tipo di crimine. La prevenzione e la reazione tempestiva possono fare una differenza significativa nella protezione delle persone vulnerabili da tali atti.