Arrestato un giovane tunisino a Ivrea, accusato di tentato omicidio e risse nel Movicentro

Arrestato un giovane tunisino a Ivrea, accusato di tentato omicidio e risse nel Movicentro

Arrestato un 18enne tunisino a Ivrea per tentato omicidio dopo una rissa che ha ferito due uomini, in un contesto di crescente preoccupazione per crimine e spaccio di droga nella zona.
Arrestato un giovane tunisino 1 Arrestato un giovane tunisino 1
Arrestato un giovane tunisino a Ivrea, accusato di tentato omicidio e risse nel Movicentro - Gaeta.it

Ci sono stati nuovi sviluppi a Ivrea, dove la polizia ha arrestato un 18enne tunisino, Ahmed Kacem, con l’accusa di tentato omicidio. Il giovane è accusato di avere ferito due uomini durante una rissa che ha coinvolto diversi partecipanti. La situazione ha attirato l’attenzione anche per altri eventi recenti legati al crimine e allo spaccio di droga nella zona, creando una preoccupante atmosfera di insicurezza per i residenti e i frequentatori delle aree vicine.

L’arresto e le accuse

Ahmed Kacem è stato arrestato nelle scorse ore e il provvedimento è stato convalidato, con la decisione di applicare la custodia cautelare in carcere. Secondo le ricostruzioni degli inquirenti, il giovane è ritenuto responsabile di aver ferito due persone durante una violenta rissa avvenuta giovedì 21 novembre, nel piazzale del Movicentro. I feriti presentano lesioni significative: uno di loro ha subito un colpo al volto mentre l’altro è stato colpito alle gambe. La rissa sembra sia stata generata da motivi ancora da chiarire e ha coinvolto circa dieci persone.

Il legale di Kacem, Massimo Campanale, ha dichiarato che le ferite inflitte alle vittime, ritenute guaribili in un breve periodo, non sarebbero compatibili con un’arma da taglio, sottolineando il fatto che il coltello utilizzato nell’aggressione non è stato ritrovato. Kacem, giunto in Italia in modo clandestino, ha vissuto fino al compimento della maggiore età in una comunità del Canavese, e la sua storia personale rende ancor più complessa la situazione.

Operazioni contro lo spaccio di droga

L’arresto di Kacem è avvenuto in un contesto di crescente attenzione delle forze dell’ordine contro il traffico di sostanze stupefacenti. Solo pochi giorni fa, la Guardia di Finanza ha portato avanti un’importante operazione che ha portato all’arresto di cinque individui coinvolti nello spaccio di droga. Tra gli arrestati, quattro erano di origine marocchina e uno tunisino, tutti adolescenti o giovani adulti. Gli arresti domiciliari sono stati disposti dal Gip Fabio Rabagliati, basandosi su evidenze ritenute sufficienti per l’accusa.

Le indagini condotte includevano video che documentavano scambi di droga avvenuti nei bagni pubblici del Movicentro, suggerendo che l’area fosse diventata una centrale per lo spaccio, in particolare durante le ore di maggiore affluenza degli studenti. Durante l’operazione, gli agenti hanno registrato oltre 300 cessioni di sostanze stupefacenti, principalmente hashish. La quantità confiscata ha superato i 500 grammi, insieme a denaro contante e beni ritenuti proventi dell’attività illecita.

La situazione critica nel Movicentro

Il Movicentro di Ivrea, concepito come un punto di riferimento per la socialità e la cultura, ha visto trasformarsi la sua immagine in quella di un luogo in cui si compiono atti illeciti. La sua posizione strategica, a due passi da istituti scolastici, ha reso il sito problematico per la comunità. I residenti esprimono crescente preoccupazione per la sicurezza dei loro figli e chiedono misure più incisive per garantire un ambiente favorevole.

Il sindaco di Ivrea, Matteo Chiantore, ha riconosciuto il legame tra i recenti eventi e i problemi di sicurezza nel consiglio comunale, sottolineando l’importanza della collaborazione tra le forze dell’ordine e l’amministrazione. Il progetto di videosorveglianza messo in atto dal Comune ha svolto un ruolo fondamentale nella gestione della situazione, consentendo di monitorare e intervenire in tempo reale.

Nonostante le operazioni di polizia, il problema della sicurezza e del degrado resta un tema centrale per la città. La comunità locale continua a chiedere interventi strutturali e maggiori controlli per prevenire il ripetersi di questi eventi. La sensazione è che, sebbene ci siano stati progressi, la lotta contro il crimine e il degrado urbano necessiti di un’ulteriore spinta per restituire serenità a un’area in crisi.

Ultimo aggiornamento il 28 Novembre 2024 da Sara Gatti

Change privacy settings
×