Un’indagine coordinata dalla Procura di Ragusa ha portato all’arresto in Romania di un uomo coinvolto nell’omicidio di Giuseppe Barone, avvenuto nella notte di Natale del 2022 a Ispica. Il soggetto, un 35enne rumeno, è accusato di aver partecipato, insieme a due connazionali, a un omicidio aggravato, rapina aggravata e uccisione di animali. La vicenda ha destato grande allerta nella comunità locale, sia per la brutalità del crimine che per le modalità con cui è stata condotta l’azione investigativa.
La brutale uccisione di Giuseppe Barone
Giuseppe Barone, un pensionato di 79 anni, è stato trovato assassinato nella sua abitazione durante la notte tra il 25 e il 26 dicembre 2022. Secondo le informazioni fornite dalle autorità , la vittima è stata sorpresa a casa sua, immobilizzata su una sedia e aggredita con ferocia. I dettagli emergenti dalla ricostruzione degli eventi rivelano che Barone ha subito colpi ripetuti con calci, pugni e con un corpo contundente, prima di essere lasciato agonizzante su un letto. Le ferite riportate erano così gravi che hanno portato al suo decesso.
L’uccisione del pappagallino e la dinamica del crimine
Oltre all’omicidio di Barone, gli indagati sono accusati di aver brutalmente ucciso un pappagallino di cui il pensionato si prendeva cura. Si presume che questo atto di crudeltà sia stato compiuto per costringere Barone a rivelare dove nascondeva denaro e oggetti di valore. Durante le fasi iniziali dell’indagine, gli inquirenti hanno constatato che la porta d’ingresso dell’abitazione era stata forzata, suggerendo un’intenzione di rapina. Questa ulteriore violenza ha shocking la comunità , evidenziando la gravità e la ferocia dei crimini commessi.
L’indagine e l’arresto del sospetto
Le indagini condotte dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Ragusa si sono concentrate sull’analisi delle evidenze raccolte. I risultati degli accertamenti biologici effettuati dalla Sezione Biologia del Ris di Messina sono stati decisivi: sulla vittima è stata trovata una macchia di sangue che corrispondeva al DNA dell’indagato. A seguito di questi elementi probatori, gli investigatori hanno identificato il cittadino rumeno, il quale, poco dopo il delitto, era fuggito in Romania.
Il mandato d’arresto europeo e l’attività internazionale
Il mandato d’arresto europeo emesso dal gip del Tribunale di Ragusa è stato prontamente esteso a livello internazionale. I Carabinieri, attraverso il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia del Ministero dell’Interno, hanno informato le autorità rumene per facilitare la cattura del sospettato. Le indagini sono state intensificate, portando all’arresto dell’uomo proprio negli ultimi giorni dell’anno trascorso.
Attuale situazione dell’indagato
Adesso, il 35enne è detenuto in un carcere rumeno e attende di essere estradato in Italia. La collaborazione tra le forze di polizia dei diversi paesi ha dimostrato l’importanza di un’azione coordinata nella lotta contro crimini di tale gravità . L’attenzione sulla vicenda di Giuseppe Barone e il conseguente lavoro delle autorità competenti sottolineano un impegno alla giustizia e alla sicurezza della comunità , restituendo alla vittima e ai suoi cari una speranza di verità e risoluzione.
Ultimo aggiornamento il 3 Gennaio 2025 da Sofia Greco