Nella mattinata di ieri, la Polizia di Stato ha arrestato un uomo di 31 anni, di origine marocchina e irregolare sul territorio italiano, con l’accusa di rapina impropria, lesioni personali aggravate e resistenza a pubblico ufficiale. Questo avvenimento si è verificato in corrispondenza di corso Umberto I, nella città di Napoli, suscitando l’attenzione della comunità locale.
L’intervento del poliziotto: un’azione tempestiva
Il fatto è accaduto quando un agente del Reparto Mobile di Napoli, mentre si trovava libero dal servizio, ha notato un comportamento sospetto. Un uomo, si è accorto, stava seguendo una donna in modo inquietante. La situazione è precipitata quando l’individuo ha approfittato della distrazione della donna per rubarle il cellulare dalla giacca. Dopo l’atto, il malvivente è fuggito all’interno di un esercizio commerciale, dando il via a una serie di eventi che hanno portato al suo arresto.
Il poliziotto, rendendosi conto di quanto stava accadendo, ha deciso di intervenire. Dopo aver raggiunto l’individuo e identificatosi come agente di polizia, ha tentato di fermarlo. Tuttavia, l’arrestato ha reagito in modo aggressivo, dando vita a una colluttazione tra i due. Dopo una serie di momenti concitati, l’agente è riuscito a bloccare il ladro, trovandolo in possesso del cellulare rubato dalla donna.
L’arrivo del supporto e l’arresto conclusivo
Dopo il primo intervento, l’agente ha rapidamente richiesto assistenza. Con l’arrivo dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, il malvivente è stato accompagnato presso gli uffici di polizia. Tuttavia, la situazione non si è placata, poiché, una volta giunti in commissariato, l’uomo ha aggredito nuovamente gli agenti. I poliziotti, nonostante le difficoltà , hanno dovuto affrontare una nuova colluttazione per mettere in sicurezza il soggetto, che continuava a opporre resistenza.
Dopo vari tentativi di fargli ricoprire un comportamento cooperativo, le forze dell’ordine sono riuscite a strappare il controllo della situazione. Con grande sforzo, sono riusciti a trattenere l’individuo e a condurlo in arresto, accertando che egli era effettivamente responsabile della rapina e delle aggressioni ai poliziotti.
La refurtiva e la restituzione alla vittima
Alla fine dell’operazione, pur tra le difficoltà e le tensioni che hanno caratterizzato i momenti immediatamente successivi alla colluttazione, la refurtiva, ovvero il cellulare sottratto alla legittima proprietaria, è stata restituita alla donna. Questo episodio sottolinea l’importanza della presenza attiva delle forze dell’ordine sul territorio, capaci di intervenire tempestivamente in situazioni di pericolo e rischio. La comunità napoletana si trova a fare i conti con un’altra dimostrazione della criminalità e della necessità di misure di sicurezza più severe.