Un giovane di ventisei anni, pregiudicato, è stato recentemente arrestato ad Ancona dai poliziotti della Squadra Mobile. La sua condanna, che ammonta a sei anni, due mesi e venti giorni, è frutto di due sentenze irrevocabili: una relativa a un incendio avvenuto nel 2017 e l’altra per una violenza sessuale ai danni di una ragazza minorenne, avvenuta nel 2016. L’arresto è avvenuto in un appartamento nel centro della città, dove il giovane si trovava al momento dell’intervento delle forze dell’ordine. Successivamente, è stato trasferito nel carcere di Montacuto per iniziare a scontare la sua pena, secondo un provvedimento di Ordine di Esecuzione per la Carcerazione emesso dalla Procura di Ancona.
Le condanne e i reati collegati
Le vicende che hanno portato a quest’ultima condanna affondano le radici in atti di vandalismo che il giovane, allora appena maggiorenne, ha commesso nel 2016. In quel periodo, insieme a un gruppo di altri ragazzi, perlopiù minorenni, si rese protagonista di una serie di atti vandalici ai danni di suppellettili e attrezzature disseminate in diversi parchi cittadino, in quello che può essere definito un vero e proprio fenomeno da baby gang. Un episodio significativo di questa condotta è rappresentato dai danni subiti presso il parco del Passetto di Ancona, dove sono stati coinvolti 16 ragazzi, tra cui il giovane ora arrestato.
In questa prima condanna, il ventiseienne ha ricevuto una pena di solo due mesi e venti giorni di reclusione. Tuttavia, l’atto che ha pesato di più sulla sua carriera criminale è stata la condanna per violenza sessuale, per la quale si è visto infliggere una pena ben più severa di sei anni. Questo vero e proprio crimine è avvenuto nel cuore di Ancona, e, come emerso dalle indagini, il giovane avrebbe agito in concorso con altri due ragazzi contro una vittima indifesa.
Le indagini e la risposta delle autorità
Le indagini che hanno permesso di risalire a questi reati sono state condotte con grande impegno dalla Squadra Mobile di Ancona. Grazie a un attento lavoro investigativo, gli agenti sono riusciti a raccogliere sufficienti elementi per deferire il giovane alla Procura, sebbene si trovasse in stato di libertà al momento delle indagini relative alla violenza sessuale. L’efficace operato delle forze dell’ordine ha portato a una soluzione concreta di una situazione complessa, evidenziando la possibilità di una risposta decisa da parte della giustizia anche di fronte a reati infamanti come quelli collegati alla violenza sessuale.
L’approccio intrapreso dalla polizia anconetana dimostra la sua determinazione nel contrastare fenomeni di violenza e di vandalismo giovanile, partecipando attivamente a un programma di prevenzione e repressivo.
Si attende ora che le autorità continuino a monitorare il comportamento di simili soggetti, nel tentativo di garantire una maggiore sicurezza nella comunità e nei contesti in cui questi atti si verificano.
Ultimo aggiornamento il 28 Novembre 2024 da Elisabetta Cina