Arresti a Belluno: due peruviani coinvolti in furti ai danni di anziani

Arresti a Belluno: due peruviani coinvolti in furti ai danni di anziani

Due peruviani senza fissa dimora arrestati per furto in un supermercato a Belluno. Le indagini rivelano attività illecite e mettono in luce la vulnerabilità degli anziani nella regione.
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Arresti a Belluno: due peruviani coinvolti in furti ai danni di anziani - Gaeta.it

Due cittadini peruviani, senza fissa dimora, sono stati arrestati dalle Squadre Mobili di Belluno e Pordenone per un furto aggravato avvenuto in un supermercato. L’episodio ha destato preoccupazione tra i residenti della provincia veneta, evidenziando la vulnerabilità degli anziani di fronte a simili reati. Gli arresti, avvenuti il 3 dicembre e resi noti nella giornata di oggi, hanno aperto nuove inchieste su possibili attività illecite della coppia sul territorio.

La dinamica del furto

Il furto è avvenuto il 2 dicembre, quando i due individui hanno colpito un’anziana cliente all’interno di un supermercato. Approfittando della momentanea distrazione della vittima, hanno sottratto il suo bancomat, utilizzandolo immediatamente per effettuare un prelievo di 1000 euro. Grazie alla pronta reazione della Squadra Mobile, è stato possibile ricostruire rapidamente la sequenza dell’evento, raccogliendo elementi utili per identificare i colpevoli.

La rapidità dell’operazione ha giocato un ruolo cruciale nella risoluzione del caso. Utilizzando le immagini delle telecamere di sicurezza, gli agenti hanno potuto osservare i volti dei responsabili, risalendo così al veicolo utilizzato per la fuga. Questo passaggio fondamentale ha facilitato il rintraccio della coppia, successivamente localizzata a Pordenone.

Il pedinamento e il secondo arresto

Dopo aver identificato i due, la polizia ha avviato un’attività di pedinamento, monitorando i loro spostamenti. L’operazione ha portato i detective ad un supermercato nel centro di Pordenone. Durante il monitoraggio, i due individui sono stati avvistati mentre compivano un altro furto. Usciti dal negozio, sono stati fermati dagli agenti. Durante il controllo, è emerso che la donna aveva nascosto nel proprio possesso il portafoglio di un’altra anziana, di 84 anni, appena borseggiata.

L’intervento delle forze dell’ordine ha evitato ulteriori furti e ha consentito di recuperare beni rubati, a dimostrazione dell’efficacia della sorveglianza e della collaborazione tra diverse Squadre Mobili.

Scoperte nell’auto e precedenti dei sospettati

A seguito dell’arresto, le indagini hanno rivelato ulteriori particolari scottanti. Nell’autovettura utilizzata dalla coppia sono stati rinvenuti contanti per un totale di 13.789 euro, insieme a sette carte di pagamento, molte delle quali intestate a nomi diversi, segno di un’attività criminale ben consolidata.

Ulteriori verifiche hanno mostrato che i due erano già stati espulsi dal territorio italiano. La loro situazione giuridica ha reso necessario un controllo approfondito per capire se avessero compiuto altre azioni illecite nelle settimane precedenti l’arresto. Le Squadre Mobili di Belluno e Pordenone continuano ad investigare per raccogliere prove che possano collegare i sospettati ad episodi di furto similari, contribuendo così a garantire la sicurezza nella regione.

Il vuoto lasciato dalle attuali norme

La situazione evidenzia anche una lacuna nel sistema di sicurezza, in quanto colpisce la fascia più vulnerabile della popolazione, ossia gli anziani. Le autorità sono mobilitate per trovare metodi più efficaci di prevenzione e per proteggere i cittadini, specialmente quelli più fragili. Questo caso mette in risalto la necessità di una vigilanza continua e di un lavoro sinergico tra le forze dell’ordine per contrastare la criminalità. Le indagini continuano, con l’obiettivo di prevenire futuri atti illeciti e proteggere la sicurezza dei cittadini.

Ultimo aggiornamento il 12 Dicembre 2024 da Elisabetta Cina

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