Latina, 12 agosto 2024 – Un arresto di rilievo è avvenuto nei giorni scorsi nella città di Latina, dove la polizia ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare a carico di un cittadino algerino accusato di essere il responsabile di una serie di furti, tentati e consumati, che hanno colpito attività commerciali locali. I fatti si sono verificati tra maggio e giugno 2024, periodo durante il quale l’attenzione delle forze dell’ordine è stata attratta da un aumento dei crimini contro il patrimonio.
L’operazione della polizia: il fermo dell’algerino
La cronaca del primo intervento
La sequenza di eventi delittuosi ha avuto inizio con un tentato furto in una concessionaria nel centro di Latina. In questa circostanza, l’individuo è stato arrestato in flagranza di reato, grazie alla prontezza degli agenti della Squadra Volante, che hanno immediatamente risposto alla segnalazione. Durante il fermo, gli agenti hanno provveduto all’identificazione e fotosegnalazione dell’algerino, il quale ha subito attirato l’attenzione degli investigatori.
La continua escalation della criminalità
Dopo il primo intervento, si sono verificati ulteriori tentativi di furto ai danni di una caffetteria e di un negozio d’abbigliamento, entrambi situati nel cuore della città. Gli inquirenti sono stati colpiti dall’evidente correlazione fra questi eventi, in termini temporali e di modalità d’azione. Infatti, è stato riscontrato un modus operandi simile, rivelando un potenziale collegamento tra i vari episodi.
Indagini e raccolta di prove
L’importanza della videosorveglianza
Per fare chiarezza su quanto stava avvenendo, gli agenti della squadra mobile di Latina hanno dedicato tempo e risorse all’analisi delle immagini provenienti dai sistemi di videosorveglianza degli esercizi commerciali colpiti. Questo lavoro ha rivelato indizi significativi, contribuendo a costruire un quadro chiaro della situazione.
Testimonianze cruciali
Accanto all’analisi delle immagini, gli investigatori hanno raccolto testimonianze dirette da parte di proprietari e clienti delle attività bersagliate, arricchendo così il materiale probatorio. Questo approccio ha permesso di mettere insieme i pezzi del puzzle e di convergere sull’identificazione del sospetto, già noto alle forze dell’ordine.
Le conseguenze legali: custodia cautelare in carcere
Richiesta di custodia cautelare
Le evidenze raccolte hanno fornito gravi indizi di colpevolezza nei confronti dell’algerino, il quale, secondo gli investigatori, “avrebbe potuto continuare a delinquere se non fosse stato interrotto dalla polizia.” Di fronte a questa situazione, il Pubblico Ministero competente ha avanzato una richiesta di custodia cautelare in carcere, preoccupato per la possibilità di reiterazione degli atti delittuosi e per il rischio di fuga del sospettato.
L’esecuzione della misura cautelare
Nei giorni scorsi, il Giudice per le Indagini Preliminari ha accolto la richiesta e disposto la custodia cautelare, successivamente eseguita dalle forze dell’ordine. Questo sviluppo conferma ancora una volta l’efficienza delle indagini condotte dalla polizia di Latina, che hanno portato all’arresto di un individuo considerato particolarmente pericoloso per la comunità locale.