Ana Zahirovic, una donna croata di trentuno anni conosciuta per il suo lungo elenco di reati, è tornata nelle notizie per un nuovo arresto. Conosciuta come ‘Lady scippo’, Zahirovic ha accumulato una condanna totale di trenta anni di carcere per una serie di furti e scippi, ma la sua vita criminosa è stata interrotta più volte dalle gravidanze che l’hanno portata a ottenere la libertà. Il recente arresto è avvenuto a Roma, nella zona di piazza Navona, mentre tentava di borseggiare una donna, attività per la quale è stata immediatamente accusata dai carabinieri.
Il riconoscimento e l’arresto
I carabinieri della Stazione San Lorenzo in Lucina hanno effettuato l’arresto di Zahirovic durante un’operazione in borghese nella capitale. Questo intervento ha avuto luogo mentre la donna era impegnata nel tentativo di rubare dalla borsa di un’altra persona. La situazione si è svolta in una zona molto affollata, rinomata per la sua vivacità turistica. Gli agenti, in grado di riconoscere immediatamente Zahirovic, hanno agito subito per scongiurare ulteriori furti.
Zahirovic era già nota alle forze dell’ordine per il suo passato criminale, che include numerosi scippi e furti avvenuti non solo a Roma ma anche in altre città italiane come Milano. La sua carriera criminale si è estesa per oltre vent’anni, facendola diventare un soggetto di interesse per le forze dell’ordine e le autorità giuridiche, che hanno tentato in più occasioni di ridimensionare le sue attività delinquenziali.
Il processo per direttissima
Dopo l’arresto, Ana Zahirovic è stata portata in tribunale per affrontare un processo per direttissima. Il giudice di piazzale Clodio ha convalidato l’arresto, riconoscendo la serietà dell’accusa a suo carico. Durante l’udienza, si è appreso che la donna è ancora incinta, un fattore che ha contribuito a un trattamento più clemente da parte del giudice. Alla fine del processo, Zahirovic ha scelto di patteggiare, concordando una pena di otto mesi di reclusione. Tuttavia, è stata disposta anche una misura aggiuntiva, cioè l’obbligo di presentazione quotidiana alle autorità competenti.
Questa decisione da parte del giudice indica un approccio misurato verso una donna con un passato criminale così lungo e complesso, ma che adesso si trova a fronteggiare nuovamente il sistema giudiziario. Le autorità stanno monitorando la situazione per garantire che eventuali comportamenti antisociali non si ripetano, dando la priorità alla sicurezza pubblica nelle aree in cui Zahirovic è attiva.
Conseguenze future
Il futuro di Ana Zahirovic è incerto. Mentre il regime di presentazione quotidiana offre una certa libertà, resta da vedere come si comporterà la donna nel suo percorso di reinserimento sociale, tenuto conto del suo lungo storico di crimine. La sua situazione continuerà a essere seguita sia dalle forze dell’ordine che dai servizi sociali, che potrebbero intervenire a seguito di eventuali ulteriori incidenti.
Zahirovic si trova ora di fronte a una scadenza critica nella sua vita e, con la responsabilità di un nuovo nato, dovrà affrontare le scelte che potrebbero determinare il suo futuro e quello della sua famiglia. La sua storia pone un forte interrogativo sulla possibilità di redenzione e sulla capacità delle istituzioni di fornire supporto e rieducazione a soggetti con storie di vita complicate.
Ultimo aggiornamento il 16 Gennaio 2025 da Armando Proietti