Arresto di ladro milanese: utilizza un jammer per derubare auto in centro

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Arresto di ladro milanese: utilizza un jammer per derubare auto in centro - Gaeta.it

L’aumento dei furti d’auto a Milano ha sollevato preoccupazioni tra i cittadini e le forze dell’ordine. Recentemente, un ladro di 33 anni, originario di Cuba, è stato arrestato mentre tentava di rubare un portafoglio all’interno di un furgone. Questo arresto ha messo in luce l’uso sempre più diffuso di dispositivi elettronici sofisticati, noti come jammer, che consentono ai ladri di eludere i sistemi antifurto dei veicoli. L’intervento della polizia ha garantito la sicurezza della zona, ma solleva interrogativi sulle tecniche moderne impiegate dai ladri.

L’arresto del ladro seriale a Milano

Milano continua a essere teatro di episodi di furto, con ladri sempre più audaci e ingegnosi. Nel caso dell’arrestato, l’uomo è stato beccato dalla polizia in azione nei pressi di Viale Tunisia, un’area con un alto traffico di veicoli e pedoni. Gli agenti hanno notato il ladro mentre osservava con attenzione l’interno delle automobili parcheggiate e si avvicinava con fare sospetto a un furgone. Non appena il conducente ha chiuso il veicolo, sicuro della protezione del suo antifurto, il ladro ha approfittato della situazione per forzare l’accesso, grazie all’ausilio del jammer, portando via un portafoglio dal sedile anteriore.

Grazie all’attenzione degli agenti, l’uomo è stato arrestato sul posto, in possesso dell’apparecchio illegale. La modalità d’azione adottata suggerisce una pianificazione accurata dei furti, con l’obiettivo di colpire senza destare sospetti. Questo episodio non solo ha portato alla cattura del ladro, ma ha anche evidenziato il problema crescente dei furti d’auto a Milano, spingendo le autorità a intensificare i controlli in aree a rischio.

Come funziona il jammer

Il jammer, noto anche come disturbatore di frequenza, è un dispositivo progettato per bloccare o interrompere la comunicazione tra i sistemi antifurto e la loro centrale di controllo. Il suo utilizzo è riservato esclusivamente alle forze dell’ordine per specifiche operazioni e, nonostante sia vietato dalla legge, è possibile trovarne in commercio modelli non omologati. I jammer operano inviando segnali a alta potenza su diverse bande di frequenza, causando l’arresto della comunicazione tra gli allarmi e il centralino, e disabilitando i sistemi antifurto GSM e i sensori di allerta wireless.

La capacità del jammer di interferire con una varietà di frequenze, come telefoniche, GPS e segnali di telecamere, lo rende uno strumento estremamente pericoloso nelle mani di ladri e truffatori, che lo utilizzano anche nei furti in abitazione. Questo crescente utilizzo di jammer ha portato a una necessità urgente per le forze dell’ordine di attuare misure preventive e informative per sensibilizzare i cittadini sull’argomento.

Come difendersi dal jammer

Difendere un veicolo o un’abitazione dall’attacco di un jammer richiede una consapevolezza attenta e l’adozione di sistemi antifurto avanzati. Un chiaro segnale che il dispositivo possa essere stato utilizzato è l’assenza di comunicazione tra la centrale operativa e il sistema antifurto. Ma i ladri, grazie alla velocità con cui operano, spesso agiscono prima che gli utenti si accorgano della mancanza di segnale. Le tecnologie di sicurezza di nuova generazione, però, stanno rispondendo a queste sfide.

Alcuni sistemi antifurto sono dotati di funzionalità per avvisare l’utente in caso di disservizi nel collegamento, inviando notifiche tramite SMS o app. Questi sistemi non solo segnalano l’interruzione della comunicazione, ma possono anche attivare canali alternativi per garantire la sicurezza dell’utente. Inoltre, i sistemi più avanzati incorporano funzioni anti-jamming, capaci di monitorare l’attività dei canali radio utili, rendendo difficile l’uso di jammer senza destare allerta. Come tale, la crescente sofisticazione dei sistemi antifurto è essenziale per contrastare l’evoluzione delle tecniche di furto e garantire maggiore sicurezza per tutti.

Ultimo aggiornamento il 29 Luglio 2024 da Elisabetta Cina

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