Nel pomeriggio di sabato 15 marzo, la Polizia di Stato di L’Aquila ha catturato un giovane, minorenne, con l’accusa di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. L’episodio mette in luce un problema crescente legato all’uso e alla distribuzione di droghe nel territorio aquilano, sollevando interrogativi sulla sicurezza e la salute giovanile. Le dinamiche dell’arresto e il contesto sociale rimandano a scenari complessi in cui le autorità sono sempre più impegnate a contrastare il fenomeno.
L’operazione di controllo
L’operazione è stata condotta dalla Squadra Volante del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Avezzano, durante un normale servizio di pattugliamento. Gli agenti, mentre transitavano in una zona semiperiferica a sud della città, hanno notato un giovane che, alla vista della pattuglia, ha tentato di eludere il controllo. Un comportamento che ha immediatamente destato l’attenzione degli operatori, i quali hanno deciso di intervenire e identificare il ragazzo.
Una volta raggiunto, gli agenti si sono accorti di un forte odore di hashish provenire dallo zaino del giovane. La situazione ha spinto gli agenti a chiedergli di mostrare il contenuto dello zaino. Per tutta risposta, il minore ha afferrato una felpa, tentando di mascherarne il contenuto, mentre l’odore si intensificava, aumentando il sospetto. La perspicacia degli agenti ha portato a una verifica più attenta.
Il recupero della sostanza stupefacente
Durante l’ispezione della felpa, gli agenti hanno notato un oggetto solido all’interno. Richiesto di mostrare cosa ci fosse, il giovane ha rivelato otto panetti di hashish, che alla prova dello narcotest hanno confermato la loro natura. In totale, il peso della sostanza sequestrata si è rivelato intorno agli 800 grammi, evidenziando un’operazione di spaccio di certa entità per un minorenne.
Successivamente, la fase investigativa si è ampliata e gli agenti hanno proceduto a una perquisizione personale. Qui, è stata trovata una somma di 390 euro, presumibilmente frutto dell’attività illecita. A questo è seguita una perquisizione domiciliare, che ha portato al rinvenimento di ulteriori 370 euro e di un bilancino elettronico di precisione, elementi che confermavano l’intento di vendere sostanze stupefacenti.
Le fasi successive all’arresto
Ritrovati gli oggetti incriminanti, il minore è stato accompagnato presso i locali del Commissariato, dove sono arrivati anche i familiari, assistiti da un legale. La tempestività dell’intervento delle forze dell’ordine si inserisce nel più ampio panorama della lotta contro il traffico di droga, che continua a preoccupare le autorità locali.
L’autorità giudiziaria è stata informata del caso e il P.M. di turno presso il Tribunale dei Minorenni di L’Aquila ha disposto il trasferimento del giovane arrestato presso il Centro Prima Accoglienza della città. Questo passaggio è necessario in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto, che determinerà le conseguenze legali dell’accaduto.
La questione del contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti tra i giovanissimi rimane un punto cruciale nel dibattito sociale e giuridico, sollecitando un’attenzione particolare da parte delle istituzioni e della comunità in generale.