Arrivano le prime stazioni di rifornimento di idrogeno in Trentino: ecco dove si trovano

Arrivano le prime stazioni di rifornimento di idrogeno in Trentino: ecco dove si trovano

Il Trentino avvia la transizione energetica con l’autorizzazione di due stazioni di rifornimento di idrogeno a Lavis, contribuendo alla mobilità sostenibile e alla riduzione delle emissioni in Italia.
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Arrivano le prime stazioni di rifornimento di idrogeno in Trentino: ecco dove si trovano - Gaeta.it

Nel contesto della transizione energetica, il Trentino ha fatto un passo significativo verso un futuro più sostenibile. Due stazioni di rifornimento di idrogeno sono state autorizzate per l’installazione a Lavis, presso le aree di servizio autostradale Paganella Est e Paganella Ovest. Queste infrastrutture rappresentano le prime del loro genere nella regione e si aggiungono a un panorama nazionale dove l’idrogeno è ancora poco diffuso, con solo due distributori operativi in tutta Italia.

L’autorizzazione per le nuove stazioni

Negli scorsi giorni, il Servizio Artigianato e Commercio della Provincia ha dato il via libera ad Autostrada del Brennero Spa per avviare l’installazione e mettere in esercizio le stazioni di rifornimento. Questa decisione segna un punto di svolta per la mobilità sostenibile in Trentino e conferma l’impegno della provincia verso l’adozione di tecnologie alternative per il trasporto. Con l’aumento del numero di veicoli alimentati a idrogeno, è fondamentale creare una rete di rifornimento che garantisca l’accesso a questa fonte energetica pulita.

Le stazioni che sorgeranno a Lavis saranno accessibili sia ai veicoli leggeri che a quelli pesanti, contribuendo a rendere l’idrogeno un’opzione praticabile per una vasta gamma di utenti. Inoltre, l’iniziativa rappresenta un passo verso la riduzione delle emissioni di CO2, rispondendo alle crescenti esigenze di sostenibilità ambientale.

Un piano ambizioso per l’italia

Attualmente, in Italia, gli impianti di rifornimento di idrogeno sono una rarità. Con l’obiettivo di promuovere questo tipo di mobilità, entro il secondo trimestre del 2026, si prevede l’apertura di 36 nuove stazioni in tutto il Paese. Queste infrastrutture sono parte di progetti selezionati per il finanziamento dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, utilizzando fondi provenienti dal PNRR. I due impianti trentini fanno parte di questo piano, ridisegnando il futuro della mobilità stradale in Italia.

L’implementazione di queste stazioni non è casuale; è pensata per facilitare il traffico commerciale pesante, attirando così utenti in transito su percorsi strategici come quello del Brennero. Questo asse viario è parte del corridoio europeo TEN-T, che collega le reti di trasporto da nord a sud, promuovendo uno sviluppo economico più sostenibile e coordinato.

Rispettando le normative europee

I progetti di Lavis hanno già superato diverse fasi di approvazione, ottenendo il via libera dalla Umse per la pianificazione territoriale e un parere favorevole dal Servizio Antincendi e Protezione Civile. Questa approvazione è fondamentale per assicurare che gli impianti siano progettati e realizzati secondo standard sicuri e sostenibili.

In particolare, questi progetti sono in linea con il Regolamento 1804 del 2023 dell’Unione Europea, che stabilisce obiettivi nazionali obbligatori per la creazione di una rete adeguata di infrastrutture per i combustibili alternativi destinati ai veicoli stradali. Questo significa che non solo si tratta di un’accelerazione per il Trentino, ma anche di un passo in avanti per l’Italia che cerca di allinearsi con le direttive europee nella lotta contro i cambiamenti climatici.

Un futuro in continua evoluzione

Con questi sviluppi, il Trentino si prepara a un futuro in cui l’idrogeno potrebbe diventare una delle principali fonti di energia per i trasporti. Le stazioni di rifornimento di Lavis, che entreranno in funzione entro il 2026, rappresentano il primo passo di un percorso che promette di ridefinire il panorama della mobilità nella regione e, più in generale, nel Paese. Mentre l’Italia si arma per affrontare le sfide legate alla mobilità sostenibile, è chiaro che l’idrogeno giocherà un ruolo cruciale nel raggiungimento di obiettivi ambiziosi in termini di riduzione delle emissioni e innovazione nel settore del trasporto pubblico e privato.

Ultimo aggiornamento il 12 Dicembre 2024 da Sofia Greco

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