Arrivano oltre 30 milioni di euro in Basilicata per combattere il dissesto idrogeologico

Arrivano oltre 30 milioni di euro in Basilicata per combattere il dissesto idrogeologico

La Basilicata riceverà 30 milioni di euro per affrontare il dissesto idrogeologico, con interventi mirati su erosione costiera e consolidamento del terreno, garantendo sicurezza e sostenibilità per il futuro.
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Arrivano oltre 30 milioni di euro in Basilicata per combattere il dissesto idrogeologico - Gaeta.it

La Basilicata si prepara a ricevere un importante finanziamento di quasi 30 milioni di euro destinati a fronteggiare il dissesto idrogeologico, come annunciato dal viceministro all’Ambiente e alla Sicurezza energetica, Vannia Gava. Si tratta di una misura fondamentale per garantire la sicurezza dei territori lucani, che da tempo affrontano problematiche legate all’erosione costiera e ai rischi al suolo. Questi fondi rappresentano solo una parte di un piano più ampio per rendere la Regione in grado di gestire efficacemente le emergenze ambientali.

Investimenti strategici per la sicurezza dei territori

Il viceministro Gava ha spiegato l’importanza di questi investimenti, evidenziando che le risorse trasferite alla Basilicata serviranno a dare più agilità nei processi decisionali ma anche a garantire un intervento mirato su punti critici già identificati dalla Regione. Le modalità operative diventeranno più snelle grazie alle nuove norme introdotte nel Decreto-Legge Ambiente, che conferiscono maggiori poteri ai presidenti di Regione, i quali agiscono come Commissari per il dissesto idrogeologico.

Questa riforma non solo velocizzerà i processi di approvazione, ma contribuirà anche a rendere più efficienti le spese destinate alla messa in sicurezza dei territori. È una svolta da tanto attesa che mira a trasformare le risorse disponibili in interventi concreti, risolvendo definitivamente situazioni emergenziali e prevenendo futuri dissesti.

Ecco come saranno utilizzati i fondi

I 30 milioni di euro saranno suddivisi in quattro azioni principali, ciascuna volta a risolvere specifiche criticità nel territorio lucano. La maggior parte dei fondi, ben 17,5 milioni di euro, sarà destinata alla realizzazione di barriere lungo il litorale di Rotondella, una zona particolarmente vulnerabile all’erosione marina. Questo intervento punta a proteggere non solo le infrastrutture, ma anche il patrimonio naturale della costa.

Un’altra parte significativa, 7,5 milioni di euro, sarà impiegata per i lavori di consolidamento nella zona di Santa Lucia e Via Olmi a Ferrandina. Questo intervento mira a stabilizzare il terreno e garantire la sicurezza delle abitazioni, che negli ultimi anni hanno vissuto momenti di grande preoccupazione a causa di smottamenti e frane.

In aggiunta, 3,7 milioni di euro saranno impiegati per interventi di mitigazione idrogeologica e valorizzazione ambientale del Vallone Costantinopoli a Lavello. Questa azione non solo punta a sistemare il territorio, ma anche a riqualificare e mettere in valore un’area di grande pregio naturalistico. Infine, 1,5 milioni di euro saranno utilizzati per il consolidamento di piazza del Plebiscito a Savoia di Lucania e la sistemazione del Vallone Giardini, due luoghi che necessitano di attenzione per preservare la loro integrità.

Un passo importante per il futuro della Basilicata

Il piano di interventi contro il dissesto idrogeologico è solo una delle iniziative in atto per rispondere alle sfide ambientali che la Basilicata si trova ad affrontare. Con queste nuove risorse economiche, la Regione ambisce non solo a risolvere in modo tempestivo le problematiche esistenti, ma anche a costruire le basi per un futuro più sicuro e sostenibile.

La decisione di concentrare gli sforzi su aree particolarmente vulnerabili permette di affrontare in modo mirato le criticità, assicurando a cittadini e amministrazioni locali strumenti pratici e finanziamenti necessari per realizzare opere di fondamentale importanza. Questo approccio potrebbe segnare un cambiamento radicale nella gestione del territorio, portando a una maggiore consapevolezza dei rischi e delle opportunità che esso presenta.

Ultimo aggiornamento il 28 Ottobre 2024 da Laura Rossi

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