Arturo Cirillo debutta a Casalecchio con Ferdinando di Annibale Ruccello: dettagli e informazioni

Arturo Cirillo debutta a Casalecchio con Ferdinando di Annibale Ruccello: dettagli e informazioni

Arturo Cirillo presenta “Ferdinando” di Annibale Ruccello al Teatro Laura Betti l’8 aprile, un’opera che esplora le tensioni sociali del 1870 attraverso una narrazione avvincente e attuale.
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Arturo Cirillo debutta a Casalecchio con Ferdinando di Annibale Ruccello: dettagli e informazioni - Gaeta.it

Arturo Cirillo torna a teatro, pronto a presentare il suo nuovo lavoro nel bolognese. Dopo il successo ottenuto con la messa in scena del Don Giovanni, tratto dalle opere di Mozart e Molière, l’attore e regista porterà il capolavoro Ferdinando di Annibale Ruccello. L’evento è programmato per l’8 aprile alle 21 presso il Teatro Laura Betti di Casalecchio di Reno, segnando un’importante tappa della sua carriera artistica.

L’opera ‘Ferdinando’: trama e contesto storico

Ambientata nel contesto storico della caduta del Regno delle Due Sicilie nell’agosto del 1870, Ferdinando offre uno spaccato della società dell’epoca. Attraverso le disavventure della baronessa borbonica Donna Clotilde, il dramma esplora temi come il disprezzo verso l’Italia unificata e le tensioni interne della nobiltà. Donna Clotilde vive intrappolata in una routine stagnante, alimentata dalla sua salute ipocondriaca e dall’influenza della sua cugina povera, Gesualda. Quest’ultima, segretamente legata a Don Catellino, un sacerdote dalla morale discutibile, diventa un personaggio chiave nella trama, mentre il giovane Ferdinando, un sedicenne dall’aspetto affascinante, irrompe nella vita della nobildonna, trasformando il loro quotidiano e riaccendendo antiche passioni.

Ferdinando non è solo un personaggio misterioso, ma un simbolo delle trasformazioni sociali dell’epoca. Il suo arrivo, infatti, non porta soltanto scompiglio, ma rivela anche segreti e verità nascoste, ponendo interrogativi sulle relazioni familiari e sociali tra i personaggi. La trama intricata di Ruccello si snoda tra rancori, bugie e giochi di potere, dando vita a una narrazione avvincente che invita a riflettere sul passato e il presente.

Arturo Cirillo: un regista con una connessione personale

Arturo Cirillo, all’anagrafe cinquantaseienne e originario anch’egli di Castellammare di Stabia, ha scelto di portare in scena Ferdinando per motivi che vanno ben oltre il semplice lavoro. Cirillo ha dichiarato di riconoscere in Ruccello un autore con cui ha un legame profondo, avendo già affrontato diverse opere del drammaturgo nel corso della sua carriera. Ferdinando rappresenta per lui non solo una sfida artistica, ma una sorta di ritorno alle radici, dato che l’autore stesso era fra i primi interpreti di questo ruolo complesso. La scelta di riprendere questo spettacolo testimonia non solo il suo rispetto verso la figura di Ruccello, ma anche un desiderio di esplorare le sfumature emotive e psicologiche dei personaggi.

Il regista ha puntualizzato l’aspetto logico e allo stesso tempo inconsueto della sua scelta, segnalando come Ferdinando sia un’opera storicamente e culturalmente significativa. Questo nuovo allestimento si preannuncia come un’opportunità per il pubblico di riconsiderare un classico della drammaturgia italiana, portando alla luce emozioni e conflitti che sono ancora attuali.

Un cast di talenti: Sabrina Scuccimarra, Anna Rita Vitolo e Riccardo Ciccarelli

Insieme a Cirillo, sul palcoscenico saliranno talentuosi attori che contribuiranno a dare vita a questa intensa opera. Sabrina Scuccimarra, Anna Rita Vitolo e Riccardo Ciccarelli compongono un cast che promette di regalare interpretazioni memorabili, ciascuno portando il proprio stile e la propria energia nel racconto. La loro collaborazione rappresenta un importante aspetto della realizzazione di Ferdinando, rendendo ogni personaggio unico e tridimensionale.

Il lavoro di ensemble sarà fondamentale per trasmettere la complessità delle relazioni e delle emozioni che caratterizzano la trama. Ogni attore avrà il compito di esprimere non solo le proprie esperienze, ma anche di riflettere sul vissuto dei propri personaggi all’interno di una società in trasformazione. Questa riflessione collettiva, quindi, sarà un fattore distintivo nella rappresentazione di Ferdinando, attirando il pubblico verso un’esperienza che stimola la riconoscibilità e l’empatia.

Il debutto di Ferdinando al Teatro Laura Betti non rappresenta solo un evento teatrale, ma un’opportunità per riscoprire una voce importante della drammaturgia italiana attraverso l’abilità di un regista e un cast pronti a mettersi in gioco. Con questo allestimento, Cirillo e i suoi collaboratori intendono riportare in vita un’opera che non ha perso la sua forza evocativa e che, anzi, offre spunti ancora pertinenti alla società contemporanea.

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