Ascoli Piceno: il sindaco Fioravanti sostiene la libertà di stampa e critica i conflitti d'interesse

Ascoli Piceno: il sindaco Fioravanti sostiene la libertà di stampa e critica i conflitti d’interesse

Il sindaco di Ascoli Piceno, Marco Fioravanti, difende la libertà di stampa e critica giornalistica in risposta a un’interrogazione sui conflitti d’interesse tra giornalisti e dipendenti pubblici.
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Ascoli Piceno: il sindaco Fioravanti sostiene la libertà di stampa e critica i conflitti d'interesse - Gaeta.it

La recente interrogazione firmata dai consiglieri comunali di maggioranza ad Ascoli Piceno ha sollevato un acceso dibattito sulla libertà di stampa e il conflitto di interessi. Il sindaco Marco Fioravanti ha risposto in modo chiaro, confermando la sua posizione a favore della critica giornalistica e della trasparenza, sottolineando l’importanza di non limitare il lavoro dei giornalisti, anche se alcuni di loro sono dipendenti pubblici.

La risposta del sindaco Fioravanti

Marco Fioravanti ha commentato l’interrogazione presentata dal consigliere comunale Emidio Premici, il primo firmatario. Il documento metteva in discussione il comportamento dei giornalisti che ricoprono ruoli pubblici, ponendo un accento particolare sui presunti conflitti d’interesse che potrebbero sorgere. Fioravanti, dalle sue parole, traspare una determinazione a mantenere la massima libertà per far emergere anche le critiche, ritenute fondamentali per l’amministrazione. Ha infatti affermato che “legge più attentamente gli articoli critici rispetto a quelli positivi”, riconoscendo il valore di queste ultime per migliorare le scelte politiche e amministrative.

Il sindaco ha chiesto rispetto per tutti i giornalisti, a condizione che operino secondo il codice deontologico della professione e il codice comportamentale per i dipendenti pubblici. Questo passaggio è significativo poiché dimostra la volontà di sostenere un ambiente in cui la libertà di espressione non è solo tollerata, ma accolta come preziosa risorsa.

L’intervento dell’Ordine dei Giornalisti delle Marche

Nei giorni scorsi, la questione ha attirato l’attenzione dell’Ordine dei Giornalisti delle Marche che, in una nota, ha espresso le sue preoccupazioni riguardo l’interrogazione della maggioranza. Il presidente dell’Ordine, Franco Elisei, ha dichiarato che la formulazione dell’interrogazione potrebbe mettere a rischio la libertà di stampa, un principio basato sull’esercizio del diritto di critica che è essenziale in una democrazia.

L’Ordine ha anche chiarito che la figura di un impiegato pubblico non è incompatibile con quella di un collaboratore giornalistico, a condizione che non vi siano limitazioni imposte dall’ente di appartenenza. Solo nel caso in cui il giornalista operi come ufficio stampa si potrebbe generare un vero conflitto d’interesse, ma Elisei ha sottolineato che questa situazione è la rarità e non la norma.

La posizione dei consiglieri di minoranza

La discussione in Consiglio Comunale ha scatenato diverse reazioni, soprattutto tra i consiglieri di minoranza che hanno deciso di manifestare il loro dissenso “imbavagliandosi” durante la trattazione della questione. Questo gesto è stato interpretato come una forma di protesta contro quella che considerano un’intromissione inaccettabile nella libertà di espressione.

Gli eventi a partire dall’interrogazione hanno generato un clima di tensione tra le diverse fazioni politiche del Consiglio, con un’accentuata polarizzazione sugli argomenti riguardanti la stampa e la sua funzione di watchdog della società. La posizione della minoranza chiarisce l’intento di difendere non solo i propri diritti, ma anche i principi fondanti della stampa libera e critica.

Le parole e le azioni da parte di tutte le parti coinvolte mostrano l’importanza cruciale di garantire un dialogo aperto e rispettoso nel contesto democratico, sottolineando quanto sia vitale per un’amministrazione sia la libertà di critica che il rispetto delle norme etiche che regolano il lavoro dei giornalisti.

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