Una tragica notizia ha scosso l’ospedale di Chieti, dove un paziente è deceduto mentre aspettava una prestazione di cardiologia interventistica. La Asl Lanciano Vasto, guidata dal direttore generale Thomas Schael, ha avviato un’indagine interna per comprendere le dinamiche di quanto accaduto. Schael ha voluto manifestare la propria vicinanza alla famiglia del paziente e ha sottolineato l’importanza di un’approfondita analisi della situazione.
L’indagine interna e le responsabilità da accertare
L’indagine interna disposta da Thomas Schael mira a chiarire se ci siano stati “buchi” o inefficienze all’interno del sistema sanitario dell’Asl. A tal riguardo, Schael ha dichiarato: “È nostro preciso dovere capire, al di là dell’inchiesta giudiziaria, se nella nostra organizzazione ci sono difetti che causano eventi avversi.” Questa presa di coscienza da parte della direzione segna un passo fondamentale nel tentativo di mettere in luce eventuali responsabilità e per migliorare la sicurezza delle cure.
Una teoria sul rischio clinico sostiene che l’accumulo di piccole mancanze possa portare a conseguenze drammatiche, come la morte di un paziente in ospedale, quindi ogni evento deve essere analizzato a fondo. A tal fine, l’indagine interna è vista come cruciale per ricostruire l’accaduto, e Schael ha sottolineato come sarebbe stata auspicabile una ricostruzione immediata, “a caldo,” per avere una visione chiara e completa della situazione. Tuttavia, il fatto che l’episodio sia emerso solo in seguito a un’inchiesta giudiziaria evidenzia una criticità nella cultura del rischio clinico all’interno dell’ospedale.
Le parole del direttore generale e l’importanza della trasparenza
Il direttore generale ha messo in evidenza il ruolo della magistratura, che si occuperà di accertare eventuali profili penali relativi alla vicenda. “La magistratura farà la propria parte,” ha dichiarato Schael, con la ferma intenzione di collaborare per una piena chiarezza su quanto occorso. Tuttavia, ha anche ribadito che a livello interno è necessaria una revisione sistematica delle procedure e delle pratiche operative per garantire un’assistenza sanitaria di qualità.
Schael ha insistito sull’importanza di ricostruire i dettagli della vicenda per identificare cause e responsabilità. La formulazione di un “evento sentinella,” che indica un episodio grave occorso nonostante la presenza di misure di sicurezza, è fondamentale per migliorare i protocolli e la qualità delle cure. Ogni decesso in ospedale deve fungere da monito per far sì che simili situazioni non si ripetano.
L’impegno per la sicurezza e la qualità delle cure
Il direttore, con una chiara intenzione di attuare miglioramenti, ha affermato: “Fare meglio è sempre possibile.” Questo approccio prevede l’analisi critica delle procedure esistenti e l’individuazione di aree in cui è possibile apportare cambiamenti significativi. Anche nel caso in cui non dovessero emergere negligenze specifiche, l’Asl ha il dovere di riorganizzarsi e affinare i propri metodi operativi.
Schael ha anche ribadito che i medici dell’Asl, noti per la loro professionalità e competenza, sono parte integrante di questo processo. La ricostruzione di quanto accaduto è vista come un’opportunità per tutti gli operatori sanitari per apprendere e migliorarsi. La morte di un paziente, ha concluso, impone una riflessione profonda su come garantire la sicurezza dei cittadini che si rivolgono alle strutture sanitarie per affrontare i loro problemi di salute.
Ultimo aggiornamento il 11 Dicembre 2024 da Armando Proietti