Napoli, in data Martedì 26 giugno, si è tenuta di fronte alla seconda sezione penale della Corte di Cassazione un’importante udienza che ha visto coinvolti tre individui: Barattolo Luciano, Di Caprio Salvatore e Nunziata Cristian.
Arresto e Accuse di Tentata Estorsione
I tre soggetti erano stati arrestati nel mese di gennaio insieme ad altre dieci persone, in seguito alla presunta tentata estorsione avvenuta il 19 aprile 2023 nel Rione Luzzatti. L’accusa era rivolta nei confronti dell’imprenditore edile Antonio Siena, con l’ipotesi che l’azione fosse finalizzata a favoreggiare il clan Mazzarella.
Revisione delle Accuse
La Suprema Corte ha deciso di accogliere i ricorsi presentati da Barattolo e Nunziata Cristian, difesi rispettivamente da Leopoldo Perone, Michele Caiafa e Leopoldo Perone. È emerso che l’episodio non è stato classificato come estorsione bensì come esercizio arbitrario, in quanto il gruppo avrebbe agito a favore di due donne truffate dallo stesso imprenditore Siena.
Contestazione dell’Involucramento di Di Caprio Salvatore
Per quanto riguarda Di Caprio Salvatore, difeso da Immacolata Romano e Giuseppe Milazzo, la questione è diversa. Gli Ermellini hanno convenuto con le difese sostenendo che il loro assistito non fosse effettivamente coinvolto nei fatti, poiché il suo nome come uno degli aggressori è emerso solo successivamente alla denuncia, quando gli è stata mostrata un album fotografico dal team investigativo.
Prossimi Passi
Con la restituzione degli atti al tribunale della libertà di Napoli, gli avvocati dovranno prepararsi per affrontare nuovamente il riesame con determinazione e impegno.
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Approfondimenti
- Corte di Cassazione: la Corte di Cassazione è il massimo organo giudiziario italiano. Si occupa di verificare la corretta applicazione della legge da parte dei giudici delle Corti inferiori e della regolarità dei procedimenti giudiziari.
Barattolo Luciano: è una persona coinvolta nel processo giudiziario descritto nell’articolo. È stato difeso da Leopoldo Perone e Michele Caiafa, e la Corte ha accolto il suo ricorso.
Di Caprio Salvatore: un altro individuo coinvolto nell’udienza, difeso da Immacolata Romano e Giuseppe Milazzo. La Corte ha concluso che non era effettivamente coinvolto nei fatti in questione.
Nunziata Cristian: anch’egli coinvolto nell’udienza, difeso da Leopoldo Perone. Il suo ricorso è stato accolto dalla Corte.
Antonio Siena: è l’imprenditore edile che è stato oggetto dell’azione di presunta estorsione. L’accusa sosteneva che l’azione era stata compiuta a favore del clan Mazzarella.
Rione Luzzatti: è il luogo in cui è avvenuta l’azione di presunta estorsione. Può trattarsi di un quartiere o un’area specifica di Napoli.
Mazzarella: si tratta di un clan camorristico che ha avuto un ruolo importante nell’accusa di estorsione verso Antonio Siena.
La Corte di Cassazione ha revisionato le accuse contro Barattolo e Nunziata Cristian, classificando l’episodio come esercizio arbitrario anziché estorsione. Per Di Caprio Salvatore, invece, la Corte ha stabilito che non fosse coinvolto nei fatti.
Il caso sembra essere complesso e con molte sfaccettature, coinvolgendo diverse persone e accuse. La ricostruzione dei fatti da parte della Corte di Cassazione ha portato a una revisione delle accuse e alla preparazione per un nuovo riesame dell’intera vicenda.
Ultimo aggiornamento il 29 Giugno 2024 da Laura Rossi