Assoturismo: la tassa di soggiorno deve essere equa e strategica per il turismo italiano

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Assoturismo: la tassa di soggiorno deve essere equa e strategica per il turismo italiano - Fonte: Travelquotidiano | Gaeta.it

La questione della tassa di soggiorno è al centro del dibattito tra le associazioni di categoria e il governo. Assoturismo, parte di Confesercenti, ha espresso preoccupazioni relative all’attuale proposta di modifica dell’imposta, rivendicando la necessità di un sistema equo e strategico che non danneggi la competitività del settore turistico.

Assoturismo si oppone al calcolo su fasce di prezzo

Assoturismo ha recentemente preso posizione riguardo alla riforma dell’imposta di soggiorno. In una nota ufficiale, l’associazione ha evidenziato che il nuovo sistema di calcolo basato su fasce di prezzo predefinite potrebbe portare a un rincaro dell’imposta, rendendo inaccettabile la situazione per gli albergatori e i turisti. Secondo l’associazione, questa proposta potrebbe far lievitare i costi al punto da arrecare un colpo alla domanda turistica, specialmente quella interna, che già si mostra fragile a causa dell’andamento dei prezzi.

Vittorio Messina, presidente di Assoturismo Confesercenti, ha affermato: “Riteniamo sia fondamentale discutere della riforma senza pregiudizi, ma il punto cruciale è che il nuovo sistema deve garantire equità e sostenibilità.” La proposta attuale, infatti, secondo Messina, non solo mette a rischio il sistema ricettivo italiano, ma potrebbe anche deteriorare l’immagine di una destinazione già sotto forte pressione economica.

proposta di calcolo percentuale sul prezzo effettivo

Per superare le criticità relative all’attuale proposta, Assoturismo ha suggerito un’alternativa più sensata: calcolare la tassa di soggiorno come percentuale rispetto al prezzo effettivo della camera, con un tetto massimo fissato al 5% e a un limite di 10 euro per notte. Secondo Messina, un simile approccio non solo migliorerebbe la situazione per gli operatori del settore, ma renderebbe il sistema più trasparente e facilmente controllabile da parte delle autorità fiscali.

L’idea è quella di attuare una revisione strategica che permetta di recuperare competitività sul mercato turistico senza appesantirlo ulteriormente. Assoturismo mira a coinvolgere le amministrazioni locali in un dialogo puntuale, affinché si trovi una soluzione che tenga conto delle diverse esigenze di frazioni di mercato in crescita, incluse quelle turistiche, evitando di penalizzare il settore ricettivo.

la necessità di un dialogo costruttivo

Infine, Assoturismo ha evidenziato l’importanza di un dialogo continuo e costruttivo tra le associazioni e il governo. Con la convocazione delle associazioni di categoria da parte del Ministro del Turismo, Daniela Santanchè, l’associazione ha colto l’occasione per esporre la propria posizione e cercare un accordo che possa bilanciare le esigenze fiscali con quelle di un settore già in difficoltà a causa della pandemia e delle attuali crisi economiche.

La riforma della tassa di soggiorno si presenta come un’opportunità fondamentale per rivitalizzare il turismo in Italia, ma è cruciale che venga affrontata con intelligenza e una visione di lungo termine. La sfida principale è garantire un sistema che non solo generi entrate per le casse pubbliche, ma che supporti anche la crescita e la sostenibilità del settore turistico italiano, tenendo conto della necessità di attrarre visitatori nazionali e internazionali in un mercato sempre più competitivo.

Ultimo aggiornamento il 12 Settembre 2024 da Laura Rossi

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