Assunta Legnante conquista l'oro nel lancio del peso F12 alle Paralimpiadi di Parigi 2024

Assunta Legnante conquista l’oro nel lancio del peso F12 alle Paralimpiadi di Parigi 2024

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Assunta Legnante conquista l'oro nel lancio del peso F12 alle Paralimpiadi di Parigi 2024 - Gaeta.it

L’atletica paralimpica italiana si arricchisce di un nuovo, straordinario capitolo con la vittoria di Assunta Legnante, originaria di Frattamaggiore, che ha trionfato nel lancio del peso F12 durante le Paralimpiadi di Parigi 2024. Con un lancio di 14.54 metri, l’atleta azzurra ha conquistato il gradino più alto del podio, rendendo la sua impresa perfetta con un eccellente risultato che la consacra nuovamente come campionessa paralimpica. Quello di quest’anno è un oro che non solo rappresenta il riscatto personale, ma segna anche un trionfo nella sua lunga carriera sportiva.

Una finale avvincente allo Stade de France

L’impresa di Legnante e il podio

La finale del lancio del peso F12 si è svolta in una cornice emozionante allo Stade de France, dove Assunta Legnante ha messo in mostra tutta la sua solidità e determinazione. Con un lancio di 14.54 metri, la Legnante ha ottenuto il primo posto, un risultato che l’ha vista primeggiare con autorità sul tappeto di gara. Alle sue spalle, l’uzbeka Safiya Burkhanova ha conquistato l’argento con 14.12 metri, mentre la cinese Yuping Zhao ha chiuso il podio con 12.21 metri. Questo oro rappresenta non solo un grande traguardo personale, ma anche il sesto metallo olimpico nella carriera di Legnante, che si era già guadagnata un argento nel lancio del disco pochi giorni prima della gara nel peso.

Un cammino costellato di successi

Questo oro ripaga un impegno costante e una preparazione intensa. Per Assunta Legnante, questo è il terzo titolo consecutivo in questa disciplina, dopo le vittorie a Londra nel 2012 e a Rio de Janeiro nel 2016, con un argento a Tokyo nel 2020. I tre ori e i tre argenti conquistati nelle tre edizioni delle Paralimpiadi dimostrano non solo la sua resilienza, ma anche la sua straordinaria capacità competitiva. La Legnante si afferma così come l’atleta paralimpica più medagliata nella storia dell’atletica leggera, un titolo che la incorona come icona di eccellenza sportiva.

Emozione e determinazione sul podio

Le parole di Assunta Legnante

Dopo la vittoria, Assunta Legnante ha condiviso le sue emozioni, rivelando: “È stata una gara un po’ strana. Avevo grande carica, ma ho dovuto affrontare anche l’emozione di riprendere questo titolo. Ho fatto i conti con delle misure che non erano proprio quelle che volevo.” Nonostante la pressione, il suo talento è emerso e le sue prestazioni sono state sufficienti per assicurarsi l’oro. Ha anche sottolineato quanto sia stato stimolante competere con avversarie di alto livello: “Vedere che l’uzbeka ha lanciato sopra i 14 metri mi ha messo un po’ di pepe.” Questa frase evidenzia la sua competitività e la consapevolezza che c’è sempre spazio per migliorarsi.

Un sogno che continua

Legnante, a 46 anni, non ha intenzione di fermarsi e guarda già a Los Angeles 2028 con ambizioni e determinazione. Il suo percorso sportivo è una testimonianza di dedizione e impegno che non conosce limiti di età. “Spero che il mio curriculum possa servire per ottenere qualche riconoscimento speciale da parte del Comitato paralimpico,” ha dichiarato. Con la sua carriera che continua a essere costellata di successi, il desiderio di indossare la bandiera in occasione della cerimonia d’apertura delle prossime Paralimpiadi rappresenta un sogno che si intreccia con la sua vincente storia sportiva.

L’arte come talismano

Il legame con la cultura italiana

Un aspetto affascinante della performance di Assunta Legnante è stato il suo uso di una maschera ispirata alla Monna Lisa. Questa scelta non solo sottolinea il suo legame con l’Italia, ma rappresenta anche un progetto innovativo collaborativo con l’Accademia delle Belle Arti di Bologna. Gli studenti hanno ideato diverse maschere, e tramite un contest su Instagram è stata scelta quella con l’immagine della Gioconda. Legnante ha sottolineato che, oltre a voler celebrare l’arte italiana, ha scelto la mascherina anche per un fattore scaramantico: “Speravo che portasse fortuna.” La connessione tra arte e sport che ha creato durante questi giochi è una manifestazione dell’orgoglio culturale dell’azzurra e del talento artistico di giovani italiani.

Con i suoi successi e il suo approccio ispirato, Assunta Legnante non solo scrive il suo nome nella storia dell’atletica paralimpica, ma offre anche un esempio di come passione e determinazione possano superare confini e aspettative, segnando un percorso luminoso per le future generazioni di atleti.

Ultimo aggiornamento il 6 Settembre 2024 da Elisabetta Cina

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